In particolare, la Asl ritiene di dover valutare l’eventualità di poter bandire un concorso pubblico in cui sia inserita una riserva di posti a favore del personale infermieristico con determinati previsti dalla normativa. Nello specifico, deve trattarsi di personale con contratto a tempo determinato in servizio nella azienda sanitaria leccese e che, alla data di pubblicazione del bando, abbia maturato almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi 5.
Un caso che va letto in parallelo e quindi coordinato con l’avvenuta indizione del concorso per infermieri della Asl di Bari, varato su richiesta della Regione Puglia e su scala regionale, che tuttavia non contempla alcuna riserva di posti per il medesimo personale che rientra nella fattispecie prevista dalla Legge di Stabilità 208/2015. Inoltre, la Asl Lecce ritiene che debba valutarsi anche la coesistenza di questo doppio binario con l’avviso di mobilità infra ed extraregionale che la stessa azienda sanitaria leccese ha bandito nel 2012: una peculiarità, questa, che differenzia in modo sostanziale la Asl Lecce rispetto alle altre aziende sanitarie della Regione.
E quindi chi è in graduatoria per la mobilità per Lecce può già ritenersi escluso da tutto???? A che se serve fare un bando di mobilità se poi si fanno i concorsi interni per stabilizzare i precari? Allora evitate di pubblicare le domande e illudere la gente che e fuori regione