Così l’assessore regionale alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra Telesca, nel corso dell’illustrazione della relazione sul primo anno di attivazione della Misura attiva di sostegno al reddito (Mia).
In particolare l’assessore si è soffermata sul processo di integrazione fra la Misura regionale e l’analogo strumento statale di sostegno al reddito (sostegno per l’inclusione attiva (SIA): primo esempio in Italia di allineamento fra due interventi di questo tipo. Partito a settembre dello scorso anno, in certi casi ha comportato qualche ritardo nei pagamenti. A tal fine, come ha spiegato l’assessore Telesca, la Regione ha formalmente segnalato all’Inps la necessità di apportare gli opportuni correttivi al sistema.
Telesca ha ricordato che comunque quella regionale è una Misura complessa, nella quale vengono coinvolte due strutture, quella
del sociale e quella dei Centri per l’impiego, che infatti sono state complessivamente rafforzate con venti nuove assunzioni.
Nelle ultime richieste arrivate per la Mia, ben il 50 per cento di queste, avendone i requisiti, si sovrappongono allo strumento
statale che, come è stato sottolineato dall’assessore, esclude i nuclei composti da una singola persona.
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