Perché la domenica di Pasqua cambia ogni anno?

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Quest’anno la Pasqua cattolica (16 aprile) coincide con quella ebraica (11-18 aprile). In un certo senso, un ritorno al passato, grazie …. alla luna.

di Giuseppe Nuzzo

La Pasqua cristiana si celebra la domenica successiva alla prima luna piena di primavera. Calendario alla mano, può cadere in un arco di 35 giorni che va dal 22 marzo al 25 aprile.

La domenica di Pasqua viene fissata dunque in base al calendario lunare, ma non è stato sempre così. L’attuale regola è stata decisa dal Concilio di Nicea nel 325 d.c. L’idea fu appunto quella di far coincidere la Pasqua cristiana la domenica successiva alla prima luna piena post equinozio di primavera, per distinguerla da quella ebraica.

Ma perché proprio la luna piena?

Il legame col calendario lunare deriva dal fatto che la Pasqua cristiana trae origine dalla Pasqua degli ebrei, in coincidenza della quale sarebbe avvenuta la passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo, secondo le indicazioni dell’evangelista Giovanni.

Fino al II secondo, dunque, i cristiani celebravano la loro Pasqua nello stesso giorno della Pasqua ebraica, che veniva (e viene) celebrata il 14° giorno del mese nissàn, cioè in corrispondenza della luna piena di marzo-aprile. Nei primi due secoli dopo la morte di Cristo, insomma, le due festività pasquali coincidevano, pur celebrando eventi completamente diversi: quella cristiana ricordava la resurrezione di Gesù, quella ebraica commemorava (e commemora ancora oggi) la liberazione degli ebrei dalla schiavitù d’Egitto, narrata nel libro dell’Esodo. La parola stessa “pasqua” è legata al verbo ebraico “pasach” (o “pesah”) che significa, appunto, “passare oltre”.

Col trascorrere del tempo, parallelamente alla diffusione del cristianesimo, prevalse il desiderio dei cristiani di distinguersi dagli ebrei. Così, durante il Concilio di Nicea, interpretando un passo delle lettere di San Paolo, si stabilì come data della Pasqua la domenica successiva alla prima luna piena di primavera.

Occorre considerare, peraltro, che nella Chiesa d’Oriente il calcolo della Pasqua viene effettuato sulla base del calendario giuliano. Dunque, pur utilizzando la stessa regola, la Pasqua ortodossa cade in un periodo parzialmente diverso rispetto a quella cattolica, dal 4 aprile all’8 maggio. Nel Consiglio ecumenico delle Chiese del 1997 era stato proposto di far coincidere le due date, ma la riforma non venne approvata.

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