Legittima difesa: comitato nove, maggioranza boccia la richieste

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Lega-Fdi. Berlusconi: maggioranza delude aspettative del paese

VIA LIBERA DI PD, AP E FI, LEGA CAUTA. VERSO OK DELLA CAMERA

Verra’ considerata legittima difesa “la reazione a un’aggressione commessa di notte o a seguito dell’introduzione nei luoghi” con “violenza alle persone o alle cose o ancora con minaccia o con inganno”. Si tratta, dunque, delle rapine notturne perpetrate nelle case che rientrano nella legittima difesa in base a un accordo tra Pd, Ap e Fi, tradotto in un emendamento della commissione alla proposta di legge all’esame della Camera. La Lega chiede piu’ tempo per esaminare le modifiche. Un altro emendamento della commissione precisa l’esclusione della colpa di chi reagisce “in situazioni di pericolo attuale per la vita, per l’integrita’ fisica, per la liberta’ personale o sessuale”.

Verra’ considerata Legittima difesa “la reazione ad un’aggressione commessa in tempo di notte ovvero la reazione a seguito dell’introduzione nei luoghi” con “violenza alle persone o alle cose ovvero con minaccia o con inganno”: si tratta, dunque, delle rapine notturne perpetrate nelle case. Lo prevede un emendamento della commissione alla proposta di legge sulla Legittima difesa su cui e’ in corso l’esame nell’Aula della Camera. La modifica raccoglie l’accordo di tutti, ma la Lega chiede piu’ tempo per esaminare le modifiche. Un altro emendamento della commissione precisa l’esclusione della colpa di chi reagisce “in situazioni comportanti un pericolo attuale per la vita, per l’integrita’ fisica, per la liberta’ personale o sessuale”.

La norma sulle rapine notturne su cui c’e’ la convergenza della maggioranza e di Fi, viene spiegato, si rifa’ ad una analoga previsione vigente nella legislazione francese, che prevede appunto la Legittima difesaper l’atto di respingere aggressioni perpetrate di notte con aggressione, violenza ed inganno. La norma e’ sostanzialmente sulla scia di quanto previsto da emendamenti precedentemente presentati da Ap e Fi.

“Sulla Legittima difesa come Alternativa popolare, io e l’onorevole Marotta abbiamo presentato degli emendamenti che vediamo finalmente accettati dal relatore del provvedimento. Si tratta di proposte ragionevoli, dettate dal buon senso, e infatti ampiamente condivise dall’opinione pubblica”. Lo dichiara Maurizio Lupi, presidente dei deputati di Alternativa popolare, che aggiunge: “Proposte che tutelano l’aggredito che si difende piu’ che l’aggressore. Ora la reazione a chi entra in casa mia di notte, con violenza, per attentare alla mia sicurezza e alla mia proprieta’ e’ tutelata come Legittima difesa. Non c’e’ piu’ l’automatismo dell’indagine che mi perseguiva con l’ipotesi di eccesso di Legittima difesa. Se la legge deve tutelare la parte piu’ debole questa mi sembra una bella conquista del diritto”.

“Purtroppo il PD e le altre forze di maggioranza non hanno saputo o voluto scrivere una legge che rispondesse davvero alle esigenze dei cittadini onesti, una legge in grado di tutelare le persone per bene, quando sono aggredite, quando vedono minacciata la propria incolumita’, quella dei propri familiari, o i propri beni”. Cosi’ il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, con riferimento alla votazione alla Camera sulle nuove norme per la legittima difesa. “Noi non siamo certo per la difesa ‘fai da te’- precisa Berlusconi- ma di fronte al pericolo dev’essere garantito il diritto alla difesa. Chi e’ costretto ad usare un’arma per difendersi ha gia’ vissuto un momento drammatico di paura e di pericolo, e’ gia’ stato protagonista suo malgrado di una tragedia; non puo’ essere sottoposto alla lunga e umiliante trafila di un procedimento giudiziario nel quale deve giustificare le sue azioni”. Non si puo’, secondo Berlusconi, “invertire l’onere della prova, non si puo’ chiedere alla vittima di dimostrare di essere una vittima. Dev’essere piuttosto eventualmente lo Stato, ma solo quando l’abuso e’ clamoroso ed evidente, a dimostrare eventuali responsabilita’. Il testo votato dalla maggioranza delude queste aspettative, non da’ risposta al tema centrale del diritto alla difesa, lascia alla discrezionalita’ del giudice margini eccessivi. Forza Italia ha fatto il possibile per migliorarlo. Il nostro capogruppo Renato Brunetta, e con lui Mariastella Gelmini e Gregorio Fontana, e tutti i parlamentari che hanno seguito direttamente il provvedimento, hanno lavorato con rigore e con spirito costruttivo, e lo testimonia il fatto che alcune delle nostre proposte sono state recepite”. Tuttavia, conclude l’ex premier, “il testo finale non e’ certo adeguato al bisogno di sicurezza degli italiani e a cio’ che tutti gli italiani si attendono. In accordo con il Capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta ho espresso quindi un parere contrario al disegno di legge in questione”.

 

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