Pure Crocetta finisce nell’inchiesta di Trapani sull’armatore Morace

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Sono molto sereno e pronto a chiarire’ dice Crocetta.

Tra candidati sindaci (d’alì), sottosegretari (vicari), deputati regionali (fazio) e pure il governatore, la politica siciliana viene falciata a pochi giorni dalle elezioni comunali e a pochi mesi da quelle regionali.

A chi fa gioco? (per il pm lo voi, nessuna orologeria)

1.CORRUZIONE: INDAGATO ANCHE CROCETTA

CROCETTA E MONTEROSSO

(ANSA) – Anche il governatore siciliano Rosario Crocetta risulta indagato nell’inchiesta che ha coinvolto l’armatore Ettore Morace. Il presidente della Regione è accusato di concorso in corruzione e avrebbe ricevuto un avviso di garanzia notificato dai carabinieri.

2.CROCETTA, MOLTO SERENO E PRONTO A CHIARIRE

(ANSA) – “Sono molto sereno e se ci dovesse essere un invito a comparire che non ho ricevuto perché sono in viaggio sarò lieto di riferire ai magistrati notizie utili alle indagini”. Lo dice all’ANSA il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, indagato nell’inchiesta per corruzione della Procura di Palermo che ha portato agli arresti dell’armatore Ettore Morace, amministratore della Liberty lines, del deputato regionale Girolamo Fazio, candidato sindaco a Trapani. Indagata anche il sottosegretario Simona Vicari.

Antonio D Ali

ANTONIO D’ ALI

3.GIUSTIZIA:LO VOI,TEMPI INDAGINI E POLITICA SONO DIVERSI

(ANSA) – “I tempi delle indagini e della politica sono diversi e a volte possono crearsi sovrapposizioni temporali. Quando questo capita, comunque, in mancanza di una conoscenza precisa dei fatti, nessuno è autorizzato a parlare di giustizia a orologeria“.

Lo ha detto il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi al termine della conferenza stampa sugli arresti per corruzione a Trapani.

Ai domiciliari è finito il candidato sindaco Girolamo Fazio. “Se guardiamo l’origine e lo sviluppo di questa indagine e la sua rapidità – ha aggiunto – in un momento in cui tutti chiedono una giustizia veloce, parlare di giustizia a orologeria è affrettato e ingeneroso“. Quanto alla richiesta di soggiorno obbligato fatta ieri dalla dda di Palermo nei confronti del senatore Antonio D’Alì, concorrente di Fazio nella corsa a sindaco, “la sentenza di appello dalla quale sono stati tratti elementi importanti per la definizione della proposta è stata depositata il 14 aprile scorso. La preparazione di un provvedimento in tempi così brevi risponde da sola a qualunque obiezione”.

4.CORRUZIONE: VICARI TAGLIÒ NASTRO GIANNI M., ALISCAFO MORACE

(ANSA) – Un anno fa, era il 24 marzo, fu proprio l’allora vice ministro delle Infrastrutture Simona Vicari (Ncd) a fare da madrina al taglio del nastro del “Gianni M.”, l’aliscafo più grande del mondo costruito nel cantiere di Trapani dalla Ustica lines, la compagnia dell’armatore Ettore Morace, arrestato nell’inchiesta della Procura di Palermo con l’accusa di corruzione. Nell’indagine Vicari, oggi sottosegretario alle infrastrutture, è indagata anche lei per corruzione.

5.CORRUZIONE: MORACE PREMIATO DA REGIONE, AZIENDA ECCELLENZA

SIMONA VICARI CON ANGELINO ALFANO

ANSA) – La compagnia di navigazione veloce Liberty Lines dell’armatore Ettore Morace, arrestato oggi con l’accusa di corruzione, era stata premiata lunedì scorso dalla Presidenza della Regione siciliana con una “speciale attestazione di merito” come “azienda di eccellenza”, nell’ambito delle celebrazione per il 71/o anniversario dell’Autonomia.

“Ringraziamo il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta per averci conferito questo attestato – aveva detto Ettore Morace, amministratore della compagnia – perché è il segno di una continua attenzione agli sforzi imprenditoriali, economici e sociali del nostro gruppo. Per noi questa menzione è un motivo di orgoglio, sia per le nostre radici sul territorio siciliano, sia per il continuo sforzo nell’assicurare quei servizi che tengono legati l’isola e i suoi arcipelaghi”. Proprio la convenzione con la Regione per il servizio di collegamento con le isole minori è al centro dell’inchiesta che oggi ha portato all’arresto di Ettore Morace.

6.CORRUZIONE: MORACE & FRANZA, I RAS TRATTE MARE IN SICILIA

 (ANSA) – In Sicilia i collegamenti via mare sono nelle mani delle famiglie Morace e Franza. Quasi il 100% delle tratte è gestito da loro. Una predominanza storica che è diventata praticamente un’egemonia ad aprile del 2016 quando i due gruppi acquisiscono la Siremar con la Società di navigazione siciliana Spa (Sns). Un’operazione da 55,1 milioni di euro di cui fanno parte paritariamente l’Ustica Lines di Morace (poi diventata Liberty Lines) e Caronte&Tourist che fa capo alle famiglie Franza-Matacena.

Uscì così di scena la Regione Siciliana che controllava il pacchetto di maggioranza di Mediterranea holding, azionista di Compagnia delle isole, che cinque anni fa aveva rilevato la Siremar, ma prima il Tar e poi il Consiglio di Stato annullarono la compravendita accogliendo un ricorso per presunto aiuto di Stato. Si è creata così una sorta di monopolio che è stata oggetto di una interrogazione presentata alla Camera, ai ministri dei Trasporti e dello Sviluppo Economico, dal deputato Davide Mattiello (Pd). “La Sns, vedrà entrare nelle proprie casse in 9 anni circa 560 milioni di contributi, 50 milioni di sgravi fiscali, 300 milioni di incassi da vendite dirette”, scriveva il deputato.

ETTORE MORACE AI TEMPI DI TIRRENIA

Attualmente i collegamenti con aliscafi in Sicilia sono gestiti dalla Liberty lines della famiglia Morace (il presidente è Ettore Morace, arrestato oggi per corruzione) con una flotta composta da 21 aliscafi (costruiti tra il 1988 e il 2016), cinque monocarena (costruiti tra il 2003 e il 2014), sei catamarani (costruiti tra il 1991 e il 1998). Le tratte prevedono collegamenti dalla Calabria (Reggio Calabria e Vibo Valentia) per le Eolie e per Messina; da Napoli a Favignana, Trapani e Ustica; dalla Croazia e dalla Slovenia a Trieste e Rovigo; dalla Grecia a Otranto; alle Egadi, Pantelleria e Ustica da Trapani; da Palermo alle Egadi e Ustica; da Messina alle Eolie e Reggio Calabria; da Porto Empedocle alle Pelagie. Il gruppo Franza ha acquisito i nove traghetti della Siremar che sono andati a sommarsi a quelli della Caronte & Tourist, la TTT lines e la Ngi.

GIROLAMO FAZIO

Le navi ex Siremar si occupano delle tratte tra Milazzo, Eolie e Napoli, la Caronte & tourist gestisce la Catania-Napoli (attraverso la partecipata TTT lines) e la Messina-Salerno; la Ngi fa rotta per le isole Eolie, Ustica, Egadi e la Maddalena. A dicembre scorso c’è stato un gravissimo incidente sul lavoro su una nave della Caronte & Tourist, ex Siremar, nel porto di Messina. Tre marinai sono morti e un altro è rimasto gravemente intossicato durante i lavori di manutenzione di una cisterna del traghetto Sansovino, mentre era attraccato al molo San Raineri.

Fonte: qui

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