Il Lecce conquista i quarti, la Samb esce con onore

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Davanti a diecimila spettatori i giallorossi partono molto bene ma falliscono due occasioni nitide. Rispondono gli ospiti con una traversa. Nella ripresa i padroni di casa mancano il colpo del ko.

di Gabriele De Giorgi – lecceprima.it

LECCE – Forse diversamente non poteva finire. Il Lecce conquista l’accesso ai quarti di finale (il sorteggio è domani) al termine di una gara sofferta, conclusa sullo 0 a 0 e condita da molte occasioni non sfruttate, ma ben giocata da una Sambenedettese che ha fatto paura, colpendo la traversa e credendoci fino all’ultimo. I tifosi giallorossi esultano, ma quelli ospiti possono essere fieri dei loro ragazzi.

Primo tempo

Mister Rizzo cambia due undicesimi rispetto al match di andata, finito 1 a 1: dentro Drudi per Giosa e Doubia per Torromino. L’allenatore della Samb, Sanderra, conferma invece la formazione schierata davanti al pubblico amico.

Lecce subito a un passo dal vantaggio: Pegorin respinge un tiro di Doumbia, entrato in area di rigore palla al piede dopo un recupero sulla trequarti, e nell’azione successiva l’estremo ospite si ripete su Costa Ferreira, messo in condizione da Mancosu di calciare una sorta di rigore in movimento.

Si gioca su ritmi molto intensi: al minuto 8 Drudi sbaglia il passaggio e la Samb conquista una punizione di seconda che gli ospiti non sfruttano bene. Vallocchia ci prova dalla distanza al 13’ a subito dopo coglie la traversa con un bel tiro a giro. Al 16’ il direttore di gara lascia proseguire il gioco con una torcia lanciata in campo dai tifosi ospiti proprio nel punto in cui si sviluppa poco dopo l’azione della Samb.

I giallorossi si rifanno sotto con una conclusione di Caturano al 19’ che si spegne al lato. La partita scorre molto vivace: i marchigiani conquistano un corner che Perucchini neutralizza con un respinta di pugni. Lepore rimedia un giusto cartellino giallo per fallo su Mancuso: calcia Vallocchia, Perucchini in uscita si scontra con Cosenza e la palla termina sui piedi di Sorrentino che però sbaglia l’impatto col pallone che torna placidamente nelle mani del portiere del Lecce.

Pacilli invoca il calcio di rigore al 27’ ma va a un passo dall’ammonizione. Due calci d’angolo consecutivi per i padroni di casa: il secondo, calciato da Lepore, chiama in causa direttamente Pegorin costretto ad alzare sopra la traversa. Sugli sviluppi del terzo calcio da fermo il Lecce reclama un altro calcio di rigore ma per l’assistente di linea l’azione è viziata da fuorigioco. Ancora proteste al 34’ per atterramento di Costa Ferreira ma anche in questo caso Zanonato ritiene l’intervento del difensore nei limiti del regolamento. Al 38’ Caturano tocca nettamente con la mano nel tentativo di controllare il passaggio di Pacilli che nell’azione successivi chiama Pegorin alla parata in tuffo. Il Lecce insiste e il tiro ravvicinato di Mancosu viene smorzato da un avversario. Al 40’ Caturano di testa alza sopra la traversa. Bacinovic atterrato da Costa Ferreira a pochi metri dall’area di rigore, in posizione decentrata: calcia capitan Radi e Perucchini vola a deviare in angolo. Allo scadere della prima frazione un tiro cross di Lepore, su cui Caturano fa velo cercando però una deviazione vincente, crea qualche apprensione a Pegorin.

Secondo tempo

L’inizio della ripresa è un remake di quello del primo tempo: Doumbia partito dal limite della propria area di rigore dopo una svirgolata di Vallocchia dal limite sceglie la conclusione personale invece di servire i compagni al suo fianco e Pegorin riesce a deviare in corner.

I ritmi naturalmente sono più compassati. Al 65’ primo cambio per gli ospiti: entra Di Massimo per Agodirin, un minuto dopo risponde Rizzo con Marconi per Caturano. Il neo entrato si rende subito pericoloso: il suo colpo di testa su cross di Doumbia viene respinto dal portiere in calcio d’angolo.

Al 74’ il cross di Mancosu scavalca Pegorin e sul colpo di testa di Pacilli c’è la deviazione di N’Tow. Lepore batte il calcio d’angolo e Cosenza dopo aver colpito di testa si ritrova la sfera sul destro: il tiro al volo finisce alto.  Entra Giosa per Pacilli, Drudi diventa laterale difensivo e Lepore avanza al posto del compagno sostituito.

Nella Samb entra Bernardo per Vallocchia. Al minuto 82 la squadra ospite , seppur macchinosamente, costruisce un’azione pericolosa e arriva al tiro, respinto nella selva di gambe in mezzo all’area. Marconi, di testa, chiama Pegorin a un altro intervento di spessore.

Mancosu sbaglia un appoggio in fase di ripartenze e Lulli ne approfitta catapultandosi in avanti e guadagnando un calcio di punizione: l’esecuzione di Radi, molto potente, viene respinta. Sanderra inserisce anche Damonte per Rapisarda, Rizzo manda dentro Torromino per Doumbia.

Finale assurdo: il Lecce sbaglia due opportunità clamorose, prima con Ciancio, il cui tiro dal limite finisce di poco fuori e poi con Marconi che, servito in area, tutto solo, fallisce il colpo al volo dando la possibilità agli ospiti di imbastire l’ultimo, disperato assalto. Al termine del quarto minuto di recupero arriva, liberatorio per il Via del Mare, il triplice fischio di Zanonato. Il Lecce è ai quarti di finale con Cosenza, Parma, Lucchese, Alessandria, Livorno, Pordenone e Reggiana.

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