Il Tar annulla le nomine di 5 direttori dei musei

Arte, Cultura & Società

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FRANCESCHINI RICORRERA’ AL CONSIGLIO DI STATO

Il Tar del Lazio ha bocciato la nomina di 5 dei 20 direttori dei super-musei. Il ministro Dario Franceschini reagisce su Twitter: “Non ho parole, ed e’ meglio…”. Poi annuncia che fara’ ricorso al Consiglio di Stato, anche se i direttori sospesi “saranno sostituiti ad interim”. “Non abbiamo sbagliato perche’ abbiamo provato a cambiare i musei: abbiamo sbagliato perche’ non abbiamo provato a cambiare i Tar”, dice Matteo Renzi. Secondo il Tar, il bando “non poteva ammettere la partecipazione al concorso di cittadini non italiani”, inoltre e’ considerato “non trasparente” aver ammesso prove orali di selezione a porte chiuse. Annullate le nomine di due direttori stranieri e tre italiani. I giudici hanno invece respinto il ricorso che riguardava la posizione di Eike Schmidt, che resta quindi Direttore della Galleria degli Uffizi di Firenze, cosi’ come quello relativo a Cecile Holberg alla Galleria dell’Accademia di Firenze.

“La procedura di nomina cosi’ coraggiosa e innovativa dei direttori dei piu’ grandi musei italiani con una selezione internazionale aveva fatto il giro del mondo e non c’e’ Paese in cui non sia stato espresso apprezzamento, compreso il fatto di avere direttori italiani ed europei. Ora, che tutto questo sia messo in discussione purtroppo porta come conseguenza che la notizia negativa fara’ il giro del mondo, e questo non e’ bene. Sta gia’ accadendo in queste ore”. Il ministro dei Beni e delle Attivita’ culturali e del Turismo, Dario Franceschini , a margine della presentazione della mostra ‘L’Umbria in volo’, torna a parlare della sentenza del Tar del Lazio che annulla la nomina di cinque direttori dei MUSEI selezionati dal Mibact con bando internazionale. I MUSEI coinvolti dalla sentenza del Tar sono le Gallerie Estensi di Modena, il Museo archeologico nazionale di Taranto, il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, Museo archeologico nazionale di Napoli, Palazzo Ducale di Mantova.

“Quella procedura di nomina era stata apprezzata in tutto il mondo”. Il titolare del Mibact, Dario Franceschini , ribadisce la sua difesa del percorso seguito per le nomine ‘internazionali’ dei direttori dei ‘supermusei’ italiani, cinque delle quali bocciate dal Tar del Lazio. Una sentenza, quella del tribunale amministrativo, che “non era attesa – scandisce il ministro – anche per lo scrupolo con cui era stato preparato il bando”. Franceschini , a margine della presentazione della mostra ‘In volo sull’Umbria’, ha infine ribadito che l’Avvocatura dello Stato “è già impegnata nella preparazione del ricorso” contro la sentenza del Tar del Lazio, una sentenza che per il titolare del Mibact “farà il giro del mondo”, a danno dell’immagine dell’Italia.

Peter Assman, da oltre un anno alla guida del Ducale di Mantova, ha gia’ ricevuto dal direttore generale Musei del ministero la comunicazione che da oggi non e’ piu’ direttore. Per gli altri quattro e’ questione di ore. I cinque direttori coinvolti dalle due sentenze emesse dal Tar del Lazio, ha spiegato oggi annunciando il ricorso al Consiglio di Stato il ministro avvocato Dario Franceschini, verranno tutti sostituiti da interim. Tra loro non c’e’ il parco archeologico di Paestum, perche’ il ricorso che lo riguarda – si legge nella sentenza del tribunale amministrativo – e’ stato escluso per un vizio di forma.

Ecco quindi, in ordine alfabetico, chi sono i cinque direttori top costretti, almeno per il momento a preparare valige e scatoloni: 1) PETER ASSMAN (PALAZZO DUCALE DI MANTOVA): 63 anni, storico dell’arte. Austriaco, ha studiato e lavorato anche a Firenze, al Deutsches Kunsthistorisches Institut. Dal 2002 al 2012 e’ stato presidente dell’associazione dei Musei austriaci. Ha diretto l’Obersterreichischen Landenmuseen di Linz e il Museo Angerlehner in Thalheim bei Wels. Ha curato numerose mostre. Insegna alla Johannes Kepler Universitat di Linz e all’Universita’ di Vienna. Dal 2011 e’ nel Comitato scientifico del Museo del Castello del Buonconsiglio di Trento. 2) MARTINA BAGNOLI (GALLERIA ESTENSE MODENA): 53 anni, storica dell’arte. Nata a Bolzano, si e’ laureata in storia dell’arte a Cambridge e nel 1999 ha conseguito il Ph.D. con lode alla Johns Hopkins University di Baltimora. Dal 2003 ha lavorato al Walters Art Museum di Baltimora. Vanta esperienza in Musei statunitensi, come la National Gallery of Art di Washington. 3) EVA DEGLI INNOCENTI (MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI TARANTO): 41 anni, archeologa. Nata a Pistoia, si e’ laureata a Pisa dove ha frequentato anche la Scuola di Specializzazione di Archeologia; ha poi conseguito il dottorato di ricerca europeo presso l’Universita’ di Siena in Storia, archeologia e archivi del Medioevo. E’ stata Direttrice del Servizio dei beni culturali e del museo/centro d’interpretazione Coriosolis della Comunita’ dei Comuni Plancot Ple’lan in Bretagna. Dal 1995 al 2008 ha condotto scavi archeologici in Italia e in Tunisia. 4) PAOLO GIULIERINI (MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI NAPOLI): 48 anni, archeologo. Nato a Cortona, si e’ laureato in archeologia e specializzato in etruscologia nell’Universita’ di Firenze. Direttore del Museo dell’Accademia Etrusca e della citta’ di Cortona, dove lavora dal 2001. Ha maturato una lunga esperienza nella direzione museale. 5) CARMELO MALACRINO (MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI REGGIO CALABRIA): 46 anni, archeologo e architetto. Nato a Catanzaro, si e’ laureato in architettura a Firenze e specializzato in Archeologia e architettura antica ad Atene. Dal 2010 e’ ricercatore di storia dell’architettura nel Dipartimento di architettura e territorio dell’Universita’ Mediterranea di Reggio Calabria. Nel 2005 ha conseguito un dottorato in Storia dell’architettura a Venezia.

redazione

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