Un giorno a Ischia: baie verdi, bagni caldi e yogurt

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Di trascorrere un giorno ad Ischia lo desideravo da tanto tempo. La prima volta, anche l’ultima prima della mia tappa della settimana scorsa, è stata nel 2011. Sono tornata sabato scorso ed è stata una piacevolissima giornata.

Giunti al porto, ci siamo sistemati e subito, infilato il costume da bagno, siamo andati a prendere l’autobus per raggiungere la Baia di Cartaromana. Oddio, bisogna ammettere che è stata una piccola epopea, poiché l’idea era quella di raggiungere il luogo in cui è possibile prendere la barca che porta direttamente alla spiaggia. Dopo qualche tarantella con un procidano ad Ischia piuttosto seccato dalle nostre richieste di informazioni, abbiamo capito che si poteva prendere la barca a pochissimi passi dal Castello Aragonese. Così, ci siamo fatti traghettare dal simpaticissimo Angelo verso la spiaggia di Cartaromana.

Ammetto che là per là son rimasta leggermente delusa: un contesto naturalistico suggestivo ma l’acqua era leggermente sporca. Più verso la riva, a dire il vero: verso le pareti rocciose, oltre i ciottoli che delimitano le caratteristiche piscine naturali di acqua termale, il mare era splendido ed ero tanto pentita di non avere con me la maschera. Infatti, già ad occhi nudi, il fondale appariva caratteristico. Nel corso del pomeriggio l’acqua s’è ripulita – evidentemente la causa della leggera schiumetta erano le barche – e sulla spiaggia si stava divinamente. Come dicevo, la caratteristica di questa spiaggia è la presenza di piccole vasche naturali in cui l’acqua è calda: è una cosa davvero sfiziosa!

Le pietre di argilla si sciolgono a contatto con il calore e si può anche improvvisare qualche trattamento estetico: una bella maschera viso all’argilla, appunto.

Il tratto in barca al ritorno è stato ancora più bello, perché siamo passati proprio tra gli scogli di Sant’Anna, che sorgono a poca distanza dalla spiaggia. Sono come dei faraglioni piatti e qualche resort ne ha fatto anche una pedana per sistemare i lettini. Io ho preferito quelli verdi, dove andavano a poggiarsi gli uccelli acquatici.

La baia è così, un po’ selvaggia e silenziosa: dopo la piccola delusione iniziale, quella alla spiaggia di Cartaromana è stata una visita conclusasi molto piacevolmente.

Il tardo pomeriggio è proseguito con una passeggiata per via Roma, i miei acquisti di ricordini vari e con una tappa da Yo Way. Io amo lo yogurt e me ne avevano parlato così bene di Yo Way che non potevo non andarci. Così, ho avuto la mia bella coppa da 5 euro – no, non è che i prezzi siano sempre così alti, sono io ad aver esagerato con lo yogurt! – cocco e frutti di bosco, con fragole e melone. Poi ho avuto anche l’ardire di cenare!

Dopo cena siamo andati a Sant’Angelo e anche questa è stata un’epopea di quasi un’ora all’interno di un autobus stracolmo…un’esperienza non proprio piacevole, visto che ero già alquanto sfatta – ero sveglia dalle 5:30.

Sant’Angelo è un luogo piuttosto chic, la serata però è stata davvero tranquilla: i negozi restano chiusi anche di sabato sera e i locali non sono per nulla affollati. Un drink davvero rilassante, peccato per la sfacchinata.

Ecco, questo è il mio racconto di un giorno trascorso ad Ischia, che spero di vedere al più presto ma in bassa stagione: come sempre, preferisco evitare la folla. Infine, ti do un consiglio relativo agli spostamenti per raggiungere l’isola. Io l’ho raggiunta con il traghetto Medmar, di cui ho acquistato il biglietto on-line. L’operazione comporta gli inevitabili diritti di prevendita; giunti al porto, è necessario fare comunque una fila per poter ricevere la carta d’imbarco A/R: che colossale fesseria! Sì è proprio una fesseria, tuttavia ti consiglio ugualmente di acquistare il biglietto on-line se hai intenzione di andare ad Ischia tra luglio e agosto: rischieresti, riducendoti quasi all’ultimo momento, di non trovare più posto! Indicazioni sull’aliscafo non so dartene, poiché non l’ho mai preso, ma posso dirti che il tragitto in traghetto è più lungo e molto panoramico

Alla prossima,

Bruna Athena

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