Tv: Zoro entra nella squadra di la7, accordo raggiunto

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“Diego Bianchi, in arte Zoro, entra a far parte della squadra de La7 dalla prossima stagione”. E’ quanto si legge in una nota dell’emittente di Urbano Cairo. Come era prevedibile, dopo i rumors delle ultime settimane e soprattutto dopo il passaggio di Andrea Salerno alla direzione di La7, il popolare autore e conduttore di ‘Gazebo’ “ha raggiunto un accordo con l’emittente di Urbano Cairo” per nuovi progetti televisivi. Con lui, ovviamente, tutta la sua ‘banda’ a cominciare da Marco Dambrosio in arte Makkox. Si ricompatta così il gruppo di lavoro di ‘Gazebo’ “che ha mostrato un modo nuovo di informare e divertire”, si legge nella nota di La7, anche se il progetto avrà verosimilmente un altro nome.

Non si è fatto attendere il commento di Diego Bianchi, che sul suo profilo twitter ha subito postato: “Rai3 è stata casa. Come tale, ringraziando chi me l’ha fatta vivere così, la penserò sempre. La7 è una grande sfida, con i complici di prima”.

Tra i complici Diego Bianchi ritrova dunque Andrea Salerno, neo direttore di La7, che fin dall’inizio e’ stato tra gli autori della trasmissione cult di Rai3. Anche il nuovo direttore sullo stesso social ha postato alcune sue foto con Bianchi, Marco Damilano e Makkox, commentando: “Unita’”. Ma non poteva mancare il commento di Enrico Mentana direttore del TgLa7 che ha scelto Facebook dove ha postato una foto di Diego Bianchi corredata dalla una didascalia: “C’e’ un taxi in arrivo a La7… Benvenuti Zoro, Makkox, Missouri e tutti gli altri (Salerno e Damilano gia’ attovagliati…)”.

Giovedi’ 8 giugno – e non martedi’ 6 – si riuniranno sia il cda Rai sia l’assemblea totalitaria (anche se le convocazioni formali ancora non ci sono). E nei prossimi giorni l’azionista e il cda cercheranno l’intesa su un nome per il ruolo di direttore generale. Intesa che al momento – visto lo slittamento – ancora non c’e’. Dopo le dimissioni di Antonio Campo Dall’Orto, l’azienda cerca un “traghettatore” che possa portare a termine il mandato (agosto 2018). Ma soprattutto che risolva al piu’ presto alcuni dossier rimasti sul tavolo del settimo piano: dal tetto di 240 mila euro ai compensi degli artisti, ai palinsesti autunnali che saranno presentati agli inserzionisti a Milano il 28 giugno; dal piano per l’informazione, al nuovo contratto di servizio. Un “traghettatore” interno all’azienda, si dice in Viale Mazzini, che ben conosca le problematiche e che non abbia bisogno di troppo tempo per prendere possesso della “macchina”.

Presto l’azionista Tesoro fara’ trapelare qualcosa. Ed e’ probabile che – per salvare la forma – il nome sara’ inserito dal cda all’interno di una rosa. Al momento i nomi che circolano sono molti, tra questi alcuni sembrano avere maggiori chance: Antonio Di Bella, direttore di Rainews; Paolo Del Brocco, ad di Rai Cinema; Nicola Claudio, direttore della segreteria del cda; Nino Rizzo Nervo, Vicesegretario generale di Palazzo Chigi; Claudio Cappon, ex dg Rai ora in pensione; Giancarlo Leone, altro storico dirigente in pensione; e Luciano Flussi, dg di Rai Pubblicita’. Ma non e’ escluso che dal cappello di Paolo Gentiloni, grande esperto della materia, non esca un nome a sorpresa?

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