Corte dei Conti: Relazione sul risultato del controllo di ENEL S.p.A.

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Corte dei conti – Sezione controllo Enti – Pres. E. Laterza, Rel. F.P. Romanelli. – Determinazione n. 40/2017 del 29 maggio 2017 – Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di ENEL S.p.A. per l’esercizio 2015.

La Corte, nell’analisi condotta sulla gestione di Enel S.p.A. e del suo Gruppo, ha evidenziato che:
1) il bilancio di esercizio si è chiuso con un utile di 1.011 milioni di euro, in aumento di 453 milioni di euro rispetto al risultato dell’esercizio precedente;
2) il bilancio consolidato si è chiuso con un risultato netto complessivo di 3.377 milioni di euro (di cui 2.169 milioni di euro di pertinenza del Gruppo), a fronte dei 772 milioni di euro del 2014 (+336 per cento circa).

La gestione è stata caratterizzata altresì:
– dalla leggera diminuzione dei ricavi (-0,2 per cento circa) e da una discreta contrazione dei costi (-6,0 per cento circa);
– dal decremento del Margine Operativo Lordo/EBITDA, che si è attestato a 15.297 milioni di euro (-2,9 per cento circa) e da un consistente aumento del risultato operativo/EBIT, che è risultato pari a 7.695 milioni di euro (+ 4.598 milioni di euro circa);

3) la consistenza del personale dipendente del Gruppo al 31 dicembre 2015 era pari a 67.914 unità, in diminuzione dell’1,5 per cento rispetto all’esercizio precedente; è, nondimeno, aumentato (in misura pari al 9,2 per cento circa) il costo complessivo del personale a causa, principalmente, dell’aumento dei costi per incentivo all’esodo sulla base dei meccanismi di esodo incentivato in Italia e in Spagna, nonché per effetto delle maggiori consistenze medie e dell’incremento dei costi medi unitari per i rinnovi contrattuali in America Latina; ove si guardi, invece, al solo costo complessivo per salari e stipendi, si registra un leggero decremento, pari allo 0,7 per cento circa;

4) sono consistentemente diminuiti i compensi percepiti dai vertici societari insediatisi nel maggio 2014 (-80,2 per cento circa per il Presidente del Consiglio di Amministrazione e – 18,8 per cento circa – al netto del compenso variabile – per l’Amministratore Delegato/Direttore Generale), nonché quelli complessivamente percepiti dai Dirigenti con responsabilità strategiche (-4,7 per cento, pari a circa 700 mila euro) e dai Consiglieri di Amministrazione non esecutivi (-5,9 per cento circa);

5) il costo delle consulenze assegnate nel 2015 – con esclusione di quelle affidate dalle società del Gruppo al di fuori del perimetro Italia e delle consulenze infra-gruppo – è ammontato a 47,3 milioni di euro, con un consistente incremento (pari al 126,3 per cento circa) rispetto all’esercizio 2014; l’incremento è essenzialmente riferibile alle attività di consulenza di cui la Società si è avvalsa per le rilevanti operazioni straordinarie intraprese nel corso dell’esercizio, concernenti, principalmente, il riassetto societario in America Latina, la piena integrazione in Enel S.p.a. (e il conseguente delisting) di Enel Green Power e la cessione della partecipazione in Slovenske Elektràrne;

6) l’indebitamento finanziario netto del Gruppo Enel si è attestato alla fine dell’esercizio a 37.553 milioni di euro, registrando, così, un leggero incremento (+0,02 per cento) rispetto all’esercizio precedente;
7) i risultati operativi del 2016 – quali si rilevano dal bilancio consolidato approvato dall’Assemblea nella seduta del 4 maggio 2017 – mostrano un discreto miglioramento rispetto a quelli conseguiti nel 2015; a fronte di una sostanziale invarianza dell’EBITDA, attestatosi a 15.276 milioni di euro (-0,1 per cento circa) si registra, infatti, un consistente incremento dell’EBIT (8.921 milioni di euro, pari a +16,1 per cento circa), nonché del risultato netto complessivo (3.797 milioni di euro, pari a +12,2 per cento) e di Gruppo (2.570 milioni di euro, pari a + 17,0 per cento circa).

All’esito delle analisi effettuate e alla luce dei suddetti risultati, la Corte, tenuto conto delle prospettive ancora incerte in ordine alla evoluzione futura dei mercati energetici, ha ribadito la raccomandazione di proseguire con il massimo impegno nelle azioni, quali previste nell’ultimo piano industriale approvato, volte all’ottimizzazione degli investimenti, alla riduzione dei costi e al completamento del programma di gestione attiva del portafoglio e di rotazione degli asset, in vista – oltreché di un ulteriore miglioramento dei risultati operativi – del contenimento del livello di indebitamento, stante il rallentamento, nell’ultimo biennio, del trend di progressivo e costante abbattimento che ha caratterizzato, a partire dal 2009, i precedenti esercizi.

Corte dei conti

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