Mostra di araldica nell’antica chiesa di rito greco durante il festival dei claustri

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Il giornalista e scrittore Giovanni Mercadante * presenta la sua ricca collezione di stemmi  e pubblicazioni

Mostra di araldica nell’antica chiesa di rito greco durante il festival dei claustri sabato e domenica  17-18 luglio 2017

G.M.

Il centro storico di Altamura nuovamente sotto i riflettori, dopo la festa medievale di FEDERICUS del 29-30 aprile e 1. Maggio 2017.

Protagoniste del Festival dei Claustri sabato e domenica 17-18 giugno 2017 saranno le associazioni culturali IL CUORE DI ALTAMURA e  CLUB FEDERICIANO insieme  alla PRO LOCO  con la “finalità di riconsiderare  i claustri luoghi di rinnovata vita sociale”. In questo contesto anche l’Associazione Esperimenti architettonici, che promuove da diversi anni  il progetto “Sottani in rete”, prevede lo svolgimento di attività laboratoriali, con lo scopo di rivitalizzare i luoghi della memoria e gli  antichi mestieri.

Questa manifestazione è alla 5. edizione. Il successo riscosso negli anni precedenti significa che si è sulla strada giusta. Fortunatamente il borgo antico è mantenuto in buone condizioni,  nonostante le difficoltà che si registrano per una serie di motivi: mancanza di parcheggio per i residenti, ZTL/circolazione a traffico limitato, presenza di immigrati,  abitazioni abbandonate e date in fitto a ragazzi per attività ludico-ricreative.

Fatte queste premesse, il centro storico è da gustare per le sue caratteristiche viuzze lastricate, per i palazzi nobiliari e per  i claustri che sono dei veri “condomini orizzontali”, dove un tempo  la vita sociale aveva un altro sapore. Il sentimento dell’aggregazione era facilitato  in modo determinante dalle parrocchie e dagli oratori. Molte  le  cappelle private annesse ai palazzi.

Una chicca per questa manifestazione sarà l’apertura dell’antichissima chiesetta di S. Salvatore (o Liberatore) di rito greco-bizantino (certamente di epoca medievale) inserita tra la fiancata della Madonna dei Martiri di stile rococò e l’arco della Porticella. Andata  purtroppo in disuso nei secoli passati, in tempi non molto recenti fu utilizzata come civile abitazione.

Il proprietario, dott. Nunzio Calia, ha eseguito l’anno scorso dei lavori di manutenzione straordinaria, rendendo fruibile il piano inferiore, il cui ambiente fu luogo di sepoltura  durante la peste del 1527. Infatti, una traversone in pietra  poggiante sul portale porta incisa un’iscrizione in latino  a ricordo del funesto episodio. Lo studioso dott. Tommaso Berloco, scomparso anni fa,  ne ha tracciato la storia pubblicandola nel bollettino “Altamura” edito a cura dell’A.B.M.C./Archivio Biblioteca Museo Civico.

                         

Chiesetta di S. Salvatore (o Liberatore)                                                            Iscrizione in latino sul portale

La chiesetta appartenne per qualche secolo all’antica famiglia Priore. Gli affreschi che vi si conservavano alle pareti laterali, attualmente visibili gli ultimi residui,  sono ricordati nei registri del Capitolo durante le  visite pastorali dei Prelati.

In occasione del Festival dei Claustri, il giornalista e scrittore Giovanni Mercadante espone nella predetta chiesetta sconsacrata di S. Salvatore la sua produzione di libri storici dedicati alla città di Altamura unitamente ad un filone che cura da  40 anni: l’araldica. Ovvero gli stemmi delle antiche famiglie nobili di Altamura, di Principi e feudatari del territorio.

Poiché il centro storico e i palazzi padronali sono ricchi di queste testimonianze, l’autore  ha catalogato tutti i manufatti e nello stesso momento ha realizzato degli stemmari a colori raggruppando in due sezioni separate gli stemmi delle antiche Casate e quelli dei Prelati (Vescovi).

Le sue ricerche si sono  estese anche nei paesi vicini, tra cui Gravina di Puglia, Polignano a Mare e Spinazzola a cui ha dedicato dei lavori, per gli ultimi due non ancora pubblicati. La sua produzione letteraria comprende al presente 12 pubblicazioni oltre alla stampa di calendari araldici. Le sue pubblicazioni sono accompagnate da un logo che rappresenta la città: la cattedrale; il pane; il salotto; il fungo cardoncello; le orme dei dinosauri e il fossile dell’uomo arcaico. Al centro lo stemma civico di Altamura.

 

  • Giovanni Mercandante è redattore del nostro giornale Il Corriere Nazionale di Altamura

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