Attacco hacker in Ucraina e Russia, colpita Chernobyl

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​PREMIER UCRAINO: ‘SENZA PRECEDENTI’. BLITZ IN TUTTO IL MONDO

Un attacco hacker ha colpito Russia e Ucraina e sta provocando una serie di disservizi e disagi anche in altre societa’ nel mondo. Il sito della Rosneft, colosso petrolifero russo, e’ irraggiungibile e nella metropolitana di Kiev non si possono effettuare pagamenti elettronici. Anche la centrale nucleare di Chernobyl e’ stata colpita: i sistemi interni della centrale “funzionano regolarmente’, sono invece “parzialmente fuori uso” quelli che monitorano “i livelli di radiazione”. Il premier ucraino, Volodomyr Groysman, lo ha definito su Facebook ‘senza precedenti’. 

I sistemi di numerose imprese e istituzioni in Ucraina sono stati colpiti da un attacco HACKER. Ne ha dato notizia l’agenzia di stampa Unian, specificando che sono sotto attacco i siti di Kyivenergo, Ukrtelecom, Oschadbank e Nova Pochta.

Continua a salire l’elenco delle imprese e istituzioni ucraine colpite dal cyberattacco del virus Petya, che, come WannaCry, chiede un riscatto di 300 dollari in Bitcoin per decriptarlo. Fuori servizio i siti del ministero dell’Interno, il portale dell’amministrazione della città di Kiev, ma anche molti media come il canale Atr della tv Tatar, la radio Era-Fm, la tv e la radio della compagna Chornomorska, il sito Komsomolskaya Pravda della Ukrainian Media Holding, il canale tv Inter, e il giornale Korrespondent. Fuori uso anche le reti della compagnia statale per il gas Rosneft e delle ferrovie di stato ucraine. Così come quelle dell’azienda farmaceutica Arterium e della catena di negozi Epicentre.

“Un attacco Hacker senza precedenti ha colpito l’Ucraina ma i nostri specialisti informatici fanno il loro lavoro e proteggono le infrastrutture cruciali. I sistemi vitali non sono stati danneggiati, l’attacco verra’ respinto e i responsabili saranno individuati”. Cosi’ su Facebook il premier ucraino Volodomyr Groysman.

La Bbc riferisce che sono decine le compagnie che stanno avendo dei problemi. Secondo alcuni esperti l’attacco odierno potrebbe essere un attacco ‘ransomware’, simile al cyber attacco Wannacry avvenuto circa un mese fa e che ha colpito tutto il globo. L’attacco ‘ransomware’ e’ quello sferrato con un virus che rende inaccessibili i dati dei pc e i sistemi informatici tenendoli in ostaggio, con lo scopo di estorcere denaro alle vittime per sbloccarli. Alan Woodward, uno scienziato informatico alla Surrey University ha affermato che l’attacco odierno “sembra essere una variante di un ransomware emerso lo scorso anno, poi aggiornato all’inizio del 2017 dai pirati informatici dopo che alcuni aspetti del virus erano stati sconfitti. Il ransomware si chiamava Petya e la versione aggiornata e’ Petrwap”. Un’agenzia del governo svizzero ha riferito di avere notato segnali di Petya che stanno circolando nuovamente.

IL PUNTO – Un’ondata massiccia di cyberattacchi realizzati con “ransomware”, con modalità che ricordano quelle di “WannaCry” che colpì a maggio computer di mezzo mondo, ha investito i network di molte aziende europee e americane, dopo aver colpito le maggiori compagnie e strutture governative di Ucraine e Russia. Dopo aver costretto il gigante petrolifero russo Rosneft a passare su un server d’emergenza e la centrale nucleare ucraina di Chernobyl, distrutta da un grande incidente atomico nel 1986 e oggi sottoposta a operazioni di contenimento e controllo, a tornare alla misurazione manuale del livello di radioattività, il ransomware ha mandato in tilt i sistemi del trasportatore marittimo Maersk, fatto saltare la corrente nella sede dell’azienda dei biscotti Lu e Oreo, oltre ad aver costretto ai dipendenti della tedesca Nivea a tornare a casa prima dal lavoro. Negli Stati uniti la casa farmaceutica Merck è stata la prima vittima a dichiarare di essere stata colpita dal virus. Su Twitter ha spiegato che il suo sistema informatico è stato compromesso. Costin Raiu, ricercatore del laboratorio russo di sicurezza informatica Kaspersky Labs ha detto che il virus “si spande nel mondo intero, un gran numero di paesi sono colpiti”. Secondo lui, l’Ucraina è il paese più toccato davanti alla Russia. In misura minore, poi, la Polonia e l’Italia. Sempre Kaspersky Labs ha precisato che il “ransomware” non è una variante di Petya, quello utilizzato a maggio, ma un nuovo tipo. “La nostra analisi preliminare suggerisce che non si tratta di una variante del ransomware Petya, come suggerito finora, ma di un nuovo ransomware, mai visto finora. E’ questo il motivo per il quale noi l’abbiamo soprannominato NotPetya”, ha spiegato l’azienda in un comunicato. Quello che ha colpito a maggio era un “ransomware” che bloccava il computer e minacciava di distruggere i dati contenuti se non fosse stato pagato un riscatto. Allora l’azienda di antivirus americana Symantec puntò il dito contro il gruppo di hacker Lazarus, sospettati di essere legati almeno parzialmente alla Corea del Nord.

In Ucraina il primo ministro Volodymir Groisman ha parlato, oggi, di un attacco “senza precedenti”. Le banche “hanno difficoltà a prendere in carico i loro clienti e a fare operazioni”, ha indicato la Banca centrale. Il sito internet del governo ucraino è stato bloccato, come quello della centrale di Chernobyl, mentre i passeggeri della metropolitana di Kiev si sono trovati a non poter acquistare biglietti con le carte di credito. “Il principale tronco dell’inchiesta” per individuare i responsabili dell’attacco informatico, ha spiegato il procuratore militare ucraino Anatoly Matios citato dall’Agenzia di stampa Interfax-Ukraine, “è concentrata sulla pista russa. Anche la Russia è stata direttamente colpita. La sua Banca centrale ha dato notizia d’istituzioni bancarie infettate, senza che il loro funzionamento sia stato danneggiato. Rosneft, uno dei principali produttori di petrolio al mondo, ha indicato che la sua produzione non è stata interrotta grazie a un server d’emergenza. La compagnia siderurgica Evraz è stata oggetto di un attacco, ha indicato l’agenzia di stampa Ria Novosti. Per impedire la propagazione, Kaspersky Lab raccomanda ai gruppi interessati d’aggiornare le versioni di Windows utilizzate.

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