Yevhen Bystrytsky, il presidente della Fondazione filosofica ucraina e direttore esecutivo della Fondazione Internazionale Rinascimentale, ha riportato su Facebook: “La conferenza ha il ruolo significativo di migliorare la percezione che la nazione Ucraina ha partecipato alla seconda guerra mondiale come una comunità politica e culturale separata, come un’entità storica indipendente. Questo non è meno importante dell’autocontrollo della nostra identità all’interno del paese”.

Secondo Bystrytsky, lo storico Timothy Snyder, negli eventi e nelle tragedie della seconda guerra mondiale, ha spiegato molto bene la condizione, il momento storico, il ruolo della nazione e della comunità ucraina. “Il significato della guerra non può essere capito senza rendersi conto che la conquista della Ucraina era lo scopo principale dell’espansione coloniale della guerra tedesca; senza capire ciò, non si può nemmeno dare un significato al nazionalismo ucraino che, come movimento strettamente schiacciato tra due imperi, si è posto come risposta al nazionalismo tedesco e russo; né si può concepire il motivo per cui il nazionalismo ucraino fosse riuscito a conformarsi in un modo talmente politico da porsi come ineguagliabile per ogni altro movimento di collaborazione o di resistenza presenti nei Paesi europei occupati dalla Wehrmacht tedesca; né si può percepire il fatto che il numero degli ucraini che sono morti nella lotta contro la Wehrmacht fosse stato più del numero combinato delle vittime francesi, americane e britanniche; né conoscere perché l’olocausto, il primo tale evento nella storia delle guerre, fosse accaduto proprio in Ucraina”, ha scritto Bystrytsky.

Abbiamo contattato il presidente della commissione per gli affari esteri della Verkhovna Rada, Ganna Gopko, che ha partecipato alla conferenza, per condividere le impressioni di questo forum.

“Un simile evento – riguardante la responsabilità storica tedesca verso l’Ucraina – ha avuto luogo in Ucraina il 19 maggio, mentre il 10 giugno, è stato iniziato un primo approccio sul tema nel Bundestag dal membro del partito della fazione Alleanza 90 / I verdi, Marieluise Beck. Nel frattempo, il 20 giugno, il dibattito s’è ampliato con la partecipazione dei Verdi e i rappresentanti di altre forze politiche del Bundestag. Al forum c’erano presenti molti rappresentanti delle nazioni dell’Europa centrale e orientale, i quali hanno sottolineato che non sono stati solo i territori della moderna Russia che hanno subito la guerra di sterminio, ma anche quelli della Polonia, la Lituania, l’Estonia, la Bielorussia e Ucraina. Questo è ben descritto da Timothy Snyder nel suo libro “Bloodlands”, che tratta il destino delle aree di frontiera tra Berlino e Mosca, quelle particolarmente colpite dalla follia totalitaria del XX secolo”.

“Nel suo discorso, Beck ha fatto notare che la propaganda russa ha sistematicamente creato l’impressione che la guerra aggressiva tedesca avesse puntato solo la Russia; inoltre, in tale prospettiva, la propaganda ha trasformato la Ucraina da una vittima della guerra di sterminio, ad un collaboratore dei nazisti. Secondo lei, quando gli ucraini tre anni fa’ si sono recati in piazza per difendere la loro indipendenza e libertà, le proteste sono state accarezzate da accuse che fossero state avviate da fascisti e da antisemiti fascisti. Per rispettare i milioni di vittime dei paesi confinanti, tra cui Ucraina, abbiamo bisogno di una nuova prospettiva storica. Nel suo discorso Beck, ha sostenuto che il patto di non aggressione tra Hitler e Stalin prevedeva che i due sistemi totalitari arrivassero alla divisione a metà dei bottini”.

“Dato che in Ucraina ora c’è una guerra, il nostro ambasciatore in Germania, Andrii Melnyk, ha reso molto chiaro che non dobbiamo lanciare accuse, ma al contrario, dobbiamo costruire insieme il nostro futuro. In particolare, ha sottolineato: “Stiamo parlando di aiutare il paese Ucraina, non perché la Germania debba espiare una colpa eterna per ciò che può averci fatto, ma perché condividiamo i valori e i futuri europei”.

“Al dibattito sono anche stata invitata a parlare. Mi sono concentrata sul centenario delle nostre relazioni diplomatiche; dopo tutto, abbiamo stabilito le relazioni con la Germania sotto Getman Pavlo Skoropadsky nel 1918, e da allora abbiamo cercato di costruire il nostro Stato. Pertanto, è molto importante che ci concentriamo con la Germania, un partner strategico in Europa, per i valori che porteranno la pace, la stabilità e che renderanno forte l’Europa. La Ucraina è infatti uno Stato europeo, nonostante tutti i tentativi del Cremlino di mantenerci nella sua sfera d’influenza, sia nei tempi sovietici, che negli ultimi 25 anni”.

“Nel mio intervento ho citato Nord Stream 2, il rafforzamento delle sanzioni contro la Federazione Russa, la opposizione all’aggressione russa e la necessità di impedire al Cremlino di diffondere la sua influenza sulle principali istituzioni europee attraverso attacchi informatici. Per esempio, ci sono stati tentativi di rubare e-mail di diverse fondazioni tedesche”.

D. Mi può suggerire quali risultati ci dovremmo aspettare da questi incontri?
R. “Prima di tutto, è molto importante che si svolgano e che ci siamo lasciati con l’idea di proseguirli. Esiste una commissione storica ucraina-tedesca, di cui fa parte il partito ucraino guidato da Yaroslav Grytsak, e una parte tedesca, in cui ci sono diversi professori, uno dei quali parla anche ucraino ed ha scritto un libro su Holodomor. Voglio dire Wilfried Jilge, del Consiglio Tedesco sulle Relazioni Estere (DGAP)”.

“A proposito, dopo che il parlamento ucraino nello scorso dicembre, ha approvato la risoluzione che avrebbe richiamato le nazioni democratiche del mondo a riconoscere l’Holodomor come un genocidio, e dopo un poco di tempo, quando il Portogallo per primo ha risposto favorevolmente, nel mio discorso ho esternato la mia gioia, ma adesso, che solo dopo 5 mesi, il Bundestag tedesco ha iniziato le audizioni per la responsabilità tedesca nei confronti del mio paese, mi sembra un sogno”.

“In secondo luogo, dopo la Rivoluzione della Dignità e l’aggressione russa nel Donbas tutto il mondo si è reso consapevole che siamo una nazione indipendente, che abbiamo la nostra identità, la lingua, la cultura e migliaia di anni di storia. Ed è per questo che puntualizziamo e riponiamo grande importanza al fatto d’impedire ulteriori furti di storia da parte della Russia e ci opponiamo ai suoi tentativi di presentarsi come la più grande e unica vittima della seconda guerra mondiale. Dobbiamo anche dire la verità sulle reali perdite ucraine del conflitto, che ammontano da otto a nove milioni di vite umane perse”.

“In terzo luogo, queste audizioni sono un evento storico, in quanto il Bundestag tedesco sta cominciando adesso a parlare di questo argomento. Questi sono i primi passi verso la verità, verso una classe politica tedesca che non include solo i filo russi, cioè coloro che giustificano la Russia, ma ci saranno quelli che capiranno chiaramente ciò che è effettivamente accaduto sotto il dominio sovietico”.

“Quando ho chiesto al professor Jilge perché fosse interessato all’Holdodomor, mi ha risposto:” Volevo capire perché gli ucraini avevano così tanto ardore per distruggere l’Unione Sovietica e per fuggire dall’influenza post-sovietica. Ora ho capito che la persecuzione dei kulak, l’Holodomor fatto da Joseph Stalin, era infatti una violenza della classe media ricca che voleva il dominio delle terre di altri”.

“Pertanto, per sconfiggere la propaganda russa è molto importante usare la verità, per evitare di “Russland verstehen” – un fenomeno che ha goduto di qualche successo grazie al sistematico sforzo propagandistico russo”.
“Dato che la Germania, come rappresentata dal cancelliere Angela Merkel, è stata un leader nella ricerca di una soluzione pacifica della situazione nell’est ucraino, è importante per il pubblico tedesco capire cosa sia la nazione Ucraina, quale prezzo gli ucraini hanno pagato, quanto hanno sofferto, in particolare dalle azioni di Adolf Hitler, dalle azioni di Stalin e ora dall’aggressione russa. Attualmente stiamo arrestando un attacco terroristico russo che cerca di stabilirsi come forza dominante nella regione. Quindi, i tedeschi, come tutti, devono comprendere anche questo ruolo ucraino. Queste audizioni sono molto utili a questo proposito”.

D. Qualcuno ha usato la discussione per attirare l’attenzione sul fatto che la Germania avesse realizzato i propri errori e avesse condotto una “de-nazificazione”, mentre la Russia non ha mai attuato una “de-stalinizzazione”?
R. “Infatti, i tedeschi, che agiscono da nazione con la N maiuscola, hanno riconosciuto i loro errori e hanno compensato gli ebrei per l’Olocausto, mentre i russi non sono stati in grado nemmeno di erigere un monumento per le vittime dell’Holodomor”.

“Loro continuano ad asserire che la Russia moderna non ha nulla in comune con la URSS e che stanno costruendo la storia moderna russa come quella di una nazione indipendente, liberata dall’eredità pesante delle repressioni commesse dal regime; ma invece di chiudere il Mausoleo, seppellire Vladimir Lenin e adorare un assassino, dovrebbero riconoscere l’Holodomor come genocidio e pentirsi dei crimini di Stalin”.

Gabrielis Bedris