Il Qatar gela le monarchie del golfo, no a lista di richieste

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 ‘NOI FINANZIATORI DEL TERRORISMO? LE ACCUSE VANNO PROVATE’

Il Qatar respingera’ la lista di richieste, inviata dalle monarchie del Golfo ed Egitto e la cui scadenza e’ prevista il 3 luglio. Lo ha detto il ministro degli Esteri del Qatar al Thani a Roma. Il ministro ha pero’ ribadito che il Qatar e’ disposto al dialogo. “Noi cerchiamo di essere piu’ costruttivi con gli altri Paesi del Golfo, attraverso la mediazione del Kuwait e il sostegno degli Usa’.Quanto alle accuse di finanziare il terrorismo ‘vanno provate e comunque gli stessi Paesi che le hanno avanzate sono in cima alla lista dei finanziatori’.

Il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha incontrato alla Farnesina il suo omologo qatarino, lo sceicco Mohammed Al-Thani, in visita a Roma dopo una missione a Washington e New York. Alfano, in un comunicato della Farnesina spiega che “al centro dell’incontro, la crisi nell’area del Golfo tra il Qatar e altri Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC), in merito alla quale ho espresso al mio interlocutore l’auspicio di una rapida de-escalation e ho confermato che l’Italia sostiene la mediazione messa in atto dal Kuwait nel suo ruolo di presidente di turno del GCC. Il governo italiano sta seguendo con preoccupazione e grande attenzione gli sviluppi della crisi e ribadisce la volonta’ di contribuire a qualsiasi iniziativa mirata in primo luogo a ripristinare il dialogo e ad allentare le tensioni tra gli attori coinvolti. L’Italia e’ in contatto con i Paesi coinvolti e si appella a tutte le Parti affinche’ si astengano da ulteriori azioni che possano aggravare la situazione. Sono molto soddisfatto per l’ottimo stato delle relazioni bilaterali, compreso nel settore economico e degli investimenti qatarini in Italia, e mi auguro che le imprese italiane – che operano specialmente nel settore delle infrastrutture e dell’energia – possano ulteriormente consolidare la propria presenza in Qatar e in tutta l’area”.

Queste le 13 richieste che l’Arabia Saudita e i suoi alleati hanno fatto alQatar e che Doha ha respinto definendole ‘impossibili’. 1) Chiusura immediata dell’emittente tv Al-Jazeera, anche nell’edizione in lingua inglese. 2) Rottura delle relazioni diplomatiche con l’Iran, chiusura delle sedi diplomatiche, espulsione dei membri della Guardia rivoluzionaria iraniana e fine di qualunque cooperazione militare con Teheran. 3) Interrompere qualunque legame con i Fratelli Musulmani, lo Stato islamico, al-Qaida e gli Hezbollah libanesi dichiarandoli formalmente “gruppi terroristici”. 4) Chiusura anche delle altre tv finanziate direttamente o indirettamente da Doha, tra cui Arabi21, Rassd, al-Araby al-Jadeed e Middle Est Eye. 5) Fine alla presenza militare turca in Qatar e conseguente stop a qualunque cooperazione militare congiunta. 6) Interruzione dei finanziamenti a individui, gruppi e organizzazioni ritenuti “terroristi” da Arabia Saudita, Eau, Egitto, Bahrein, Usa e altri Paesi. 7) Rimandare nei loro Paesi d’origine “elementi terroristi” e persone originarie di Arabia Saudita, Emirati, Egitto e Bahrein. Congelare i loro beni e fornire ogni informazione richiesta su loro residenza, spostamenti e finanze. 8) Non concedere piu’ la cittadinanza a persone ricercate in Arabia Saudita, Eau, Egitto e Bahrein. Revocarla a chi gia’ ce l’ha perche’ “viola” le leggi di questi Paesi. 9) Porre fine a ogni contatto con l’opposizione politica di Arabia, Eau, Egitto, Bahrein e consegnare tutte le informazioni relative a contatti con ‘vecchi gruppi d’opposizione’. 10) Risarcire e indennizzare le vite e i soldi persi a causa delle politiche del Qatar negli ultimi anni. 11) Consentire verifiche mensili per un anno e trimestrali per un altro anno, in modo da controllare che il Qatar rispetti quanto gli e’ stato imposto. 12) Accettare di essere “sorvegliato” nei prossimi 10 anni. 13) Allinearsi agli altri Paesi del Golfo e arabi sul piano militare, politico, sociale ed economico.

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