Un alto funzionario del governo tedesco, criticando il nuovo pacchetto di sanzioni statunitensi, che intendono punire la Russia per le sue attività aggressive in varie regioni del mondo, si è dichiarato d’accordo con il presidente russo Vladimir Putin.

Sigmar Gabriel, il ministro degli esteri tedesco, ha sostenuto che gli Stati Uniti stessero utilizzando il nuovo decreto legge che impone nuove sanzioni contro la Russia, come uno strumento per sostenere le compagnie energetiche americane e per impedire agli europei di fare affari con i loro concorrenti russi. Nei suoi commenti, il ministro riflette una componente chiave della posizione russa, nonostante che il cancelliere tedesco Angela Merkel sia il principale critico di Putin.

“La politica delle sanzioni non è uno strumento adeguato o appropriato per promuovere gli interessi nazionali nell’ambito dell’esportazione della propria industria energetica”, ha dichiarato Gabriel.
Putin, dopo che il Congresso aveva finalmente approvato il disegno di legge, ha fatto un addebito simile: “Questa è un’azione che ha circostanze aggravanti e attivata con particolare cinismo. Perché dimostra il chiaro tentativo di utilizzare nella lotta competitiva i vantaggi geopolitici per garantirsi interessi economici a scapito degli alleati”, ha sostenuto Putin giovedì 27 luglio durante la sua visita in Finlandia.

Questa accusa rappresenta un solo elemento della difesa russa contro le sanzioni. Infatti, alle parole del presidente, il Ministero degli affari esteri russo ha aggiunto una dichiarazione nella quale definisce una finzione e una scusa la preoccupazione USA per l’aggressione russa nelle elezioni.
“È ben noto che la Federazione russa sta facendo tutto il possibile per normalizzare le relazioni bilaterali, sviluppare rapporti di cooperazione con gli Stati Uniti sui temi chiave dell’ordine del giorno internazionale – ha espresso in una comunicazione il ministero degli esteri russo – Tuttavia gli Stati Uniti, con il pretesto assolutamente infondato di interferenze russe nei loro affari interni, persistono in molteplici azioni anti-russe”.

I funzionari delle agenzie di intelligence americane, che hanno lavorato nell’amministrazione di Obama e Trump, affermano che la Russia è la responsabile di una serie di attacchi informatici e di divulgazione di documenti lesivi contro Hillary Clinton e il partito democratico. I documenti pubblicati dell’Agenzia nazionale per la sicurezza americana, indicano anche i tentativi di attaccare il sistema elettorale in diversi Stati, che tuttavia, in occasione del giorno delle elezioni, non hanno causato interferenze dirette nel processo di voto. I funzionari russi, secondo il Dipartimento di Stato, hanno anche cercato d’intimorire i diplomatici americani, come ad esempio i poliziotti all’esterno dell’ambasciata degli Stati Uniti a Mosca, che hanno impedito ad un funzionario americano di entrare nell’edificio.

“Per troppo tempo abbiamo inviato a Vladimir Putin il segnale che la Russia è libera d’invadere i suoi vicini, minacciare gli alleati americani, intensificare i suoi attacchi e intervenire nelle elezioni di altri Stati, senza addossarle nessuna responsabilità – ha sottolineato il presidente del comitato del senato sui servizi armati John McCain – e finché la Russia non pagherà per le proprie azioni, lei continuerà in questa attività destabilizzante”.

Le nuove sanzioni vietano alle imprese che operano negli Stati Uniti ad attuare progetti energetici in cui la Russia possiede almeno un terzo delle azioni. L’esempio più significativo di questo caso è “Nord stream-2” – il progetto che prevede la costruzione di gasdotti nel Nord Europa, che è sostenuto da una società di proprietà del governo russo.
Il gasdotto rafforzerà la posizione della Russia in relazione all’Ucraina e all’Europa nel suo insieme, e coinvolge anche diverse grandi aziende provenienti dalla Germania e da altri paesi dell’Europa occidentale.
Il Congresso americano ha intrapreso un certo numero di passi per appianare gli europei. In particolare, nella versione finale del disegno di legge, sono stati inclusi elementi che si riferiscono alla possibilità di cooperazione tra gli Stati Uniti e l’Europa per l’attuazione delle sanzioni.

“È lampante che ci siamo scontrati con i nostri alleati europei per contrastare l’aggressione russa – ha affermato il presidente della commissione per gli affari esteri Ed Royce, mentre elaborava il disegno di legge – Pertanto, come risultato dei negoziati tra il Senato e la Camera dei rappresentanti, abbiamo apportato importanti cambiamenti che rafforzeranno la cooperazione transatlantica”.

Gabriel ha riconosciuto che tali concessioni sono state effettivamente fatte, ma ha aggiunto che la Germania intende prendere una posizione dura per proteggere la cooperazione russo-tedesca nel settore energetico.
“È un bene che il Congresso nel testo della legge abbia incluso che è utile condurre consultazioni con i partner europei prima di adottare qualsiasi misura – ha sottolineato Gabriel – ma la nostra posizione è che non tollereremo l’uso extraterritoriale delle sanzioni USA contro le società europee”.