Vitalizi: stop al Senato, si riaccende scontro pd-m5

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Il Senato dice no alla deliberazione d’urgenza al ddl vitalizi, proposta da M5s. Grillo parla di voltafaccia Pd e aggiunge: faremo i nomi.

La discussione sul ricalcolo dei Vitalizi seguira’ il normale iter parlamentare. In Senato si e’ consumato l’ennesimo scontro tra il Movimento 5 Stelle e il Pd sulla richiesta della procedura d’urgenza alla proposta di legge targata Richetti e approvata la scorsa settimana dalla Camera dei Deputati. La richiesta ove approvata avrebbe dimezzato i tempi della discussione in commissione a 30 giorni, anziche’ 60. La proposta seguira’ quindi il normale iter in commissione Affari costituzionali. Luigi Zanda, capogruppo Pd, ha definito un “bluff” la richiesta della procedura di urgenza di M5S a 24 ore dalla chiusura del Senato per la pausa estiva, parole alle quali sono seguite il coro “buffoni, buffoni” dei pentastellati che hanno esposto in Aula anche dei cartelli con scritto “stop ai Vitalizi subito”, costringendo il presidente del Senato Piero Grasso a richiamare i senatori. Zanda si e’ difeso ribadendo che i pentastellati “davvero non si accorgono che stanno usando metodi da regime”.

Contrari alla proposta grillina anche Forza Italia, Sel, Idea, il gruppo delle Autonomie. Tutti hanno ribadito la necessita’ di procedere ad un esame attento della proposta di legge che ancora non e’ arrivata all’esame del Senato, tanto piu’ che manca una reale necessita’ di urgenza che giustifichi la richiesta del Movimento 5 stelle. Uno stop che ha acuito lo scontro tra i Dem e i grillini: “Non solo ‘vomito PD’”, accusa la senatrice M5S Paola Taverna, accusando i Dem di aver “fatto tutto lo schifo del mondo” e avverte che “ora sull’abolizione dei Vitalizi ci devono pensare bene. Per fregare gli italiani con le banche quanto ci avete pensato? Li dovete guardare bene e – e’ l’invito rivolto a militanti e contatti sul social – ricordarli uno per uno”. “Le parole postate sui social dai senatori del M5s sono inqualificabili insulti, indegni di un’Aula parlamentare”, insorge Claudio Martini, vicepresidente vicario del gruppo Pd a Palazzo Madama. “Chiedere l’urgenza ad agosto sui Vitalizi e’ solo un bluff demagogico, perche’ l’esame del provvedimento, che ricordo e’ stato proposto dal Pd, comincerebbe comunque a settembre.

Solo demagogia, populismo e insulti, questo e’ il M5s, che in queste ore – aggiunge – deve fare cagnara il piu’ possibile per cercare di coprire il completo fallimento del governo pentastellato della Capitale”. Contrario al rinvio anche Matteo Salvini: “Vergogna! #renziacasa #andiamoagovernare”, scrive su Facebook il leader del Carroccio, mentre Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera ed esponente M5S avverte: “non finisce qui”.

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