Revival Durban: importanti novità per gli italiani del Kwazulku-Natal

Mondo

Di

DURBAN (SUD AFRICA) – “Gli italiani di Durban costituiscono uno dei nuclei più antichi della nostra comunità in Sudafrica. Molti prigionieri della Seconda Guerra Mondiale furono deportati nel paese sbarcando in quello che oggi è il secondo porto più grande d’Africa. I superstiti rimasero nella regione e fecero fortuna, creando una vivace comunità che fu presto corroborata dall’arrivo di migranti dallo stivale nel dopoguerra. A cavallo dei decenni, però, il successo di aziende multinazionali marittime tricolori come la Mediterranean Shipping Company (MSC) non ha impedito una lenta disgregazione del tessuto comunitario, a causa di molteplici fattori. Oggi, una crescente coesione e l’incredibile spirito pratico degli italo-sudafricani di Durban danno nuova linfa alle istituzioni culturali e alla volontà di aggregazione dei concittadini di origine italiana”. È quanto si legge su “La voce del Sud Africa”, magazine dell’Aiisa, diretto da Francesca Cristaudi.

La Festa della Repubblica
Una folla numerosa e propositiva ha riempito il salone dell’Italian Club di Durban sabato 17 giugno, in un incontro ufficiale con la Consigliera d’Ambasciata Mirta Gentile, il Console Generale d’Italia Marco Petacco, il Consigliere Generale del CGIE Riccardo Pinna e il Vice Presidente del Com.It.Es. di Johannesburg Giorgio Devalle. Ad accoglierli è stato il Console Onorario d’Italia a Durban Costantino Bucimazza assieme alla rappresentanza cittadina del Com.It.Es. La funzione ha ricordato l’anniversario della Repubblica Italiana, celebrato il 2 giugno, e ha permesso il dibattito tra le istituzioni e la comunità locale. L’impegno collettivo delle rappresentanze formali e culturali del Governo Italiano in Sudafrica ha già prodotto uno straordinario revival dell’italianità nel Paese coinvolgendo in particolare gli abitanti del Free State e di Cape Town nella rete consolare e nelle attività dell’Inter-Com.It.Es.

Un nuovo ufficio consolare?
Una delle problematiche più importanti per gli italiani di Durban è l’assenza di un Consolato o di un ufficio consolare nella terza città più grande del paese. Attualmente, per risolvere problemi di natura burocratica, come il rinnovo di documenti, gli abitanti di Durban devono viaggiare fino a Johannesburg o Pretoria, o aspettare la talvolta difficile corrispondenza tra Ambasciata o Consolato e il Console onorario. Il Consolato di Durban, attivo per decenni, fu rimosso in una contestatissima spending review nel 2011. “L’eventuale chiusura del Consolato di Durban, dove risiedono quattromila cittadini italiani”, scrisse il deputato Marco Fedi nel 2010, “non solo renderebbe impossibile garantire i servizi consolari a cittadini-utenti che invece chiedono di avere un forte rapporto con lo Stato italiano, ma indebolirebbe anche i rapporti economico-commerciali con l’Italia, considerando che Durban è uno scalo marittimo e snodo commerciale tra i più importanti dell’intero continente africano, dove si registra una massiccia presenza di aziende italiane”. I rappresentanti della comunità hanno enfatizzato l’importanza di ottenere un nuovo ufficio consolare nella città, e si sono impegnati a difendere l’interesse degli italiani di Durban, se questi ultimi si dimostreranno uniti e propositivi.

Italian Club e Mike’s Kitchen
Il rinato di senso di comunità a Durban si riflette nel moltiplicarsi delle attività culturali della Società Dante Alighieri e sportive dello Juventus Football Club, che raccoglie allori da oltre cinquant’anni sui campi del calcio dilettantistico del KwaZulu-Natal. Le due associazioni hanno sede allo storico Italian Club di Fairwiew, a Durban North, che oggi si prepara ad un’attesissima ristrutturazione. La nuova sede del club, disegnata dall’architetto Francesco Coppola, sarà finanziata in buona parte dalla catena di ristoranti Mike’s Kitchen, che gestirà la cucina del circolo. La nuova struttura avrà tre piani e fornirà spazio per funzioni su due ampi saloni, per incontri negli uffici del piano superiore, per le lezioni di italiano nella nuova sede della Dante Aligheri. “I lavori inizieranno per fine anno e dovrebbero terminare a metà 2018”, ha spiegato Coppola”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube