Amministratori da tre Regioni per rilanciare il Sud

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CAROPPO (FI): amministratori da tre Regioni per rilanciare il Sud all’insegna dell’autonomia dei territori

In una sala gremita di amministratori locali da Puglia, Basilicata e Campania si è tenuto a battesimo oggi a Matera Sud In Testa, il network politico ideato a voluto dal Consigliere Regionale pugliese Andrea Caroppo .

«Sud In Testa non è un nuovo partito – ha chiarito Caroppo nel suo intervento di apertura – ma una rete che contrasta la disarticolazione della partecipazione politica tenendo condividendo e declinando da Sud principi e valori propri della tradizione e del sentimento profondo degli italiani: sussidiarietà, autonomia, difesa dei principi tradizionali e delle identità territoriali, sviluppo, lotta all’oppressione fiscale, sicurezza, libertà d’impresa, libertà educativa».

L’ex ViceMInistro Mantovano ha evidenziato come le forze politiche debbano recuperare un meridionalismo responsabile, che non giochi “contro” nessuno ma si distingua per elaborazione politica per restituire al Sud un ruolo da protagonista nell’Italia dei mille campanili.

L’assessore alla cultura della Regione Lombardia, Cristina Cappellini, ha portato il contributo di buone azioni e buone prassi a valorizzazione della tradizione, dell’autonomia e dell’identità adottate dalla giunta lombarda.

Il poeta e scrittore Davide Rondoni ha toccato le corde dei partecipanti narrando cosa muove e cosa deve muovere dall’intimo ciascuno che intenda impegnarsi in politica.

Il Sindaco di Potenza, De Luca, ha posto l’accento sul peso della burocrazia nel meridione.

Valentino Grant, uomo di punta del credito cooperativo meridionale, ha descritto le criticità che ostacolano lo sviluppo del Sud e Gianpiero Perri, profondo conoscitore del Sud ed esperto di sviluppo locale, ha provato a tracciare delle ipotesi di soluzione a partire dal patrimonio immateriale di quest’area del Paese.

I tanti Sindaci e amministratori locali intervenuti hanno spiegato, ciascuno dalla propria prospettiva, la necessità di rovesciare la piramide centralista e avviare il federalismo dei municipi.

«Al di là di avventate ricostruzioni giornalistiche, ha preso il via un network che vuole tenere insieme e formare una classe dirigente meridionale nuova, non solo nei volti ma nell’approccio alla questione, contrastando il vecchio meridionalismo della spesa che ha ucciso l’iniziativa del Sud e di cui quasi tutte le forze politiche sono espressione».

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