Sbocciano guai  di Maria Pia Latorre  e Paola Santini, Progedit, Bari, 2017

Teocrazia e Cristianità oltre Tevere

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Un libro per parlare di gestione dei conflitti, pensato per bambini che cominciano ad interrogarsi sulla realtà, incentrato sull’educazione al rispetto e alla gentilezza, soprattutto in famiglia. Un racconto contro le disarmonie familiari e le discriminazioni di genere. Una favola floreale per riflettere sul valore del sè e del rispetto.

In breve la trama. Nel ridente paese di Stellaria tutti si prendono cura dei fiori. Nel giardino dei Piantatutto però sbocciano solo guai, sia in senso botanico che umano. I genitori litigiosi (e violenti) trattano male se stessi e le proprie piante. Tutto inaridisce nel terreno e nei cuori. La situazione peggiora quando la famiglia sa di non essere stata ammessa a partecipare alla Festa dei Giardini in Fiore perché il loro giardino è spoglio e senza vita. Ma il saggio giardiniere comunale insegnerà loro in cosa consiste la cura dei fiori, ridonando la felicità a Fiorella, Margherita, mamma e papà.

Con i toni della fiaba, Sbocciano guai accompagna il bambino ad indagare sulle sconfitte, sulla complessità, a partire dalla distopia presente nell’ambientazione, un giardino spoglio e scarno, metafora dell’inaridimento dei sentimenti che stiamo vivendo nell’attuale società.

Le sventure dei Piantatutto sono briosamente intervallate dai simpatici pasticci di una coccinella insoddisfatta del suo aspetto fisico e di una saggia tartaruga.

Il linguaggio è volutamente ricco di similitudini e giochi di parole, aperto all’interpretazione, così come, in modo leggero e impalpabile, si parla di parità e disparità di genere, mirando a dare un seppur minimo contributo a questo tema.

A ben guardare esiste sempre il lato positivo delle cose e, se lo sappiamo valorizzare, possiamo trasformare le difficoltà in opportunità, riuscendo a creare fiducia. Del libro il prof. Daniele Giancane dice: – […]mi ha ricordato ‘Alice nel paese delle meraviglie’. Dall’altro lato, mi è piaciuta l’esaltazione del mondo vegetale, dei fiori, delle coccinelle, ecc. In realtà ho sempre pensato (e diversi studi lo comprovano)che le piante hanno un’anima,una sensibilità, provano dolore o gioia, quindi il lanciare il messaggio che tra fiori ed esseri umani c’è una grande reciprocità, mi piace, anzi lo ritengo persino un fatto scientifico, e poi altri messaggi (il prendersi cura) sono anche ben trasmessi.

Un altro tema trattato è quello dell’approccio alle nuove esperienze, teso a incoraggiare l’atteggiamento a coltivare sogni, poiché anche di sogni è fatta la nostra vita. Privare i bambini di questo sacrosanto diritto, talvolta soffocandoli con futilità, non agevola, di fatto, la difficile impresa del crescere. Ogni bambino va, dunque, incoraggiato all’esperienza del “mettercela tutta” per raggiungere un obiettivo, a qualunque costo e a prescindere dal suo esito.

All’interno del volume anche simpatiche filastrocche e una ricca sezione di giochi a tema botanico. È possibile, inoltre, scaricare dal sito della Casa editrice ulteriori attività di approfondimento.

Maria Pia Latorre

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