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Al governo ha voluto a tutti i costi restare, facendosi pure promuovere a un ruolo più soistanziale e decisivo. Maria Elena Boschi però dentro di sè sembra provare se non vergogna imbarazzo per essere ancora lì dopo avere detto che se ne sarebbe andata via con la vittoria dei No al referendum. Vorrebbe non avere addosso gli occhi di tutti che la accusano, e nemmeno i flash dei fotografi.
Così li sfida con un volto serio e impassibile, manco fosse una sfinge. Ma è nervosa, e non poco, soprattutto quando Paolo Gentiloni loda la coerenza di Matteo Renzi che le dimissioni le ha promesse e poi le ha date, a differenza di lei. Il nervosismo si vede bene dalle mani, che si muovono agitate con il solo desiderio di scappare da quei riflettori per andare subito a comandare come ha preteso..