Il fossile dell’uomo  arcaico resti ad Altamura

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Unanime condivisione di associazioni e cultori locali

Giovanni Mercadante

Il convegno svoltosi nella sala consiliare il 5 ottobre 2017 organizzato dal Coordinamento Europeo “Salviamo l’Uomo di Altamura”  è stato un evento condiviso ampiamente da esponenti delle associazioni e cultori locali che si sono presentati compatti all’appuntamento per dire no ad ogni possibile trasferimento o asportazione di frammenti del fossile dell’uomo arcaico.

L’introduzione è stata fatta dal giornalista Onofrio Pepe, sostenuto da  Francesco Fiore, Vicepresidente del Movimento Culturale ORA che si batte tra l’altro anche per il giacimento delle orme dei dinosauri di Cava Pontrelli.

Onofrio Pepe, oltre a rimarcare i già consolidati attrattori turistici che offre il nostro territorio: il famoso pane D.O.P., i funghi cardoncelli, il Pulo,  la cattedrale federiciana, ha detto che la scoperta dei resti di “Ciccillo” (come viene affettuosamente appellato il progenitore murgiano) e le orme dei dinosauri sono potenzialità che la comunità altamurana non può farsi sfuggire per l’arricchimento dell’offerta turistica.

Duole purtroppo denunciare che dopo l’inaugurazione della rete museale avvenuta il 30 marzo 2017, a cui sono intervenuti personaggi illustri del mondo scientifico, la cava dei dinosauri è stata lasciata in custodia di un pastore che inibisce eventuali visitatori lanciando i suoi cani per farli desistere dal loro proposito.

Ora che il sindaco Giacinto Forte è ancora agli  arresti domiciliari dall’11 luglio scorso  per la contestazione sollevata dei giudici inquirenti per una presunta mazzetta ricevuta da un imprenditore albanese, questi progetti avranno ancora maggiore difficoltà ad essere portati avanti.

E’ importante che il fossile dell’uomo arcaico resti nell’habitat dove è stato scoperto dagli uomini del CARS/Centro Speleologico, perché ci sono tanti modi e mezzi per fare ulteriori studi. Altamura potrebbe diventare un polo scientifico d’importanza mondiale per queste due ultime scoperte.

Sulla stessa lunghezza d’onda si è manifestato Antonello Fiore, geologo e Presidente della SIGEA/Società Italiana di Geologia Ambientale, ribadendo senza indugi che il reperto va lasciato nel luogo naturale del suo ritrovamento.

Per nessuna ragione dev’essere trasferito o asportato in parte, perché l’intero reperto è “sigillato” nel suo habitat naturale; qualsiasi tentativo di asportazione, significherebbe frantumarlo, perdendo così la sua unicità. Gli scienziati, gli studiosi, se interessati, dovranno organizzarsi venendo ad Altamura e portando con sé le loro attrezzature.

Nell’occasione il Cons. comun. Dionigio Loiudice ha fatto presente che il suo ordine del giorno, in rappresentanza delle forze di minoranza,  letto durante l’ultimo consiglio comunale dei giorni scorsi e integrato da un paio di passaggi del consigliere di maggioranza  Nicola Loizzo, esprime pieno appoggio al non trasferimento del reperto.

Anche il presidente del CARS, Giovanni Ragone, ha espresso il suo diniego a qualsiasi iniziativa di trasferimento o asportazione di frammenti dello scheletro.

E’ stata registrata la presenza del prof. Pietro Pepe, già Presidente del Consiglio Regione Puglia, dell’on. Liliana Ventricelli e del Cons. reg. Enzo Colonna.

 

 

 

 

 

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