Consiglio Gai: Orlando domani a Lussemburgo

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Domani il Ministro Andrea Orlando parteciperà a Lussemburgo al Consiglio UE Giustizia e Affari interni. Il tema fondamentale all’ordine del giorno sarà l’adozione del Regolamento dell’Unione che istituisce l’Ufficio del Procuratore europeo, finalizzato a proteggere in modo efficace gli interessi finanziari dell’Unione.

Si tratta di un momento storico per il rafforzamento della cooperazione giudiziaria tra gli Stati Membri e dello spazio comune di libertà e giustizia. Il Parlamento europeo si è espresso il 5 ottobre scorso a favore della costituzione della nuova Procura europea.

Al momento hanno aderito all’iniziativa 20 Paesi europei su 27, ma gli altri potranno associarsi in ogni momento.

L’EPPO avrà l’autorità, a talune condizioni, di indagare e perseguire direttamente i reati di frode ai danni dell’UE e altri reati che ledono gli interessi finanziari dell’Unione. Farà convergere gli sforzi di contrasto europei e nazionali per combattere i reati ai danni del budget europeo.

E’ questo un risultato importante che, ad avviso dell’Italia, deve tuttavia costituire non solo un traguardo, ma anche il punto di partenza comune per costruire una Procura europea efficace anche nella lotta contro i reati terroristici, utilizzando il positivo percorso compiuto finora.

Il Presidente della Commissione europea, nel suo discorso del 13 settembre scorso sullo Stato dell’Unione, ha condiviso l’importanza di lavorare in questa direzione e ha evidenziato l’opportunità di incaricare la Procura europea di perseguire i reati di terrorismo transfrontaliero, al fine di rafforzare lo spazio comune di libertà e giustizia fondato sulla fiducia reciproca. Si è trattato di un riconoscimento importante dell’iniziativa proposta dall’Italia, che verrà ribadita domani dal Ministro Orlando innanzi ai suoi omologhi europei, perché si inizi a lavorare al più presto insieme alla costituzione di una forte Procura europea antiterrorismo.

Il Ministro Orlando interloquirà, inoltre, domani su importanti temi in agenda, quale la possibilità che le misure di prevenzione italiane vengano riconosciute ed eseguite in tutti i Paesi dell’Unione europea e l’agevolazione dell’acquisizione della prova elettronica dalle piattaforme internet, al fine di rendere più efficace la lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo.

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