VICE PRESIDENTE CSM, MAGISTRATI ESTERNINO CON IMPARZIALITA’
‘Se un giudice decide di candidarsi, di accettare una carica pubblica, un incarico politico, un incarico di governo, e’ bene che non torni a fare il magistrato. Io penso questo’. Cosi’ il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini alla festa del Foglio di Firenze. Legnini ha inoltre precisato che a suo parere non deve ‘essere messo in discussione il diritto, peraltro costituzionalmente garantito per tutti, dei giudici e dei pubblici ministeri di esprimere le loro opinioni anche sui mezzi di informazione’. Ma ‘i giudici ed i pubblici ministeri allorquando esternano lo devono fare avendo sempre ben presente la necessita’ di essere ed apparire terzi ed imparziali e di essere percepiti come tali dai cittadini’.
“Se un giudice decide di candidarsi, decide di accettare una carica pubblica, un incarico politico, un incarico di governo, è bene che poi non torni a fare il magistrato”. Lo ha detto il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, intervenendo alla Festa Fogliante – Giornate dell’Ottimismo del giornale “Il Foglio”, a Palazzo Vecchio a Firenze. “Meno televisione per i giudici? Io penso che non possa essere messo in discussione il diritto, per altro costituzionalmente garantito per tutti, dei giudici e dei pubblici ministeri di esprimere le loro opinioni anche sui mezzi di informazione”, ha detto il vice presidente del Csm, parlando con i giornalisti a margine della Festa Fogliante – Giornate dell’Ottimismo del giornale “Il Foglio” in corso a Palazzo Vecchio a Firenze. “Ciò che occorre sottolineare è che i giudici ed i pubblici ministeri allorquando esternano – ha aggiunto Legnini – lo devono fare avendo sempre ben presente la necessità di essere ed apparire terzi ed imparziali e di essere percepiti come tali dai cittadini”.