Albino, davanti a Carla Fracci danza la solidarietà

CinemaLombardia

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Tutto esaurito ad Albino per la serata di danza e musica dal vivo organizzata per aiutare gli “Amici dell’oncologia”. Interamente occupati i circa 300 posti dell’auditorium “Benvenuto e Mario Cuminetti”, con tanta gente che non è nemmeno riuscita ad entrare. Il nome di Carla Fracci, madrina dell’evento, ha fatto da richiamo. Così come la promessa di uno spettacolo unico, grazie al corpo di ballo del Liceo Coreutico “A. Locatelli” di Bergamo e al quartetto d’archi dell’Orchestra Salmeggia.

La serata, in effetti, non ha tradito le attese. Protagonista è stata l’arte: musica e danza hanno riempito la scena per due ore, in un’atmosfera quasi magica. Molto hanno fatto le coreografie di Elena De Laurentiis, magistralmente interpretate dal corpo di ballo del liceo “Locatelli”.

 

È andato in scena un viaggio intorno al mondo: dall’India alla Grecia, dalla Francia alla Spagna. Ritmi orientali, la voce di Edith Piaf, la passione del flamenco e un intermezzo con le musiche da film eseguite da Alessia De Filippo, Stefania Trovesi, Irina Balta ed Elena Castagnola, che con violini, viola e violoncello hanno regalato emozioni. Da ultimo, il gran finale tutto bergamasco sulle note di Gaetano Donizetti.

Non è mancato il momento più atteso, con Carla Fracci che è salita sul palco per dialogare con il giornalista Fabio Santini, presentatore della serata. La celebre ballerina si è raccontata con ironia, improvvisando anche qualche passo di danza. Forte il suo invito a sostenere le ragazze e i ragazzi che scelgono di danzare. «Bisogna seguirli e aiutarli – ha detto -. Il talento è una cosa innata, però il maestro è importante. Io ho avuto la fortuna di incontrare insegnanti straordianari».

Musica e spettacolo, ieri sera, erano soprattutto indirizzati alla solidarietà. L’evento aveva come scopo quello di sostenere le attività dell’Associazione “Amici dell’oncologia Val Seriana e Val Cavallina onlus”. Servizi che vanno dal trasporto pazienti all’assistenza in ospedale, dal sostegno psicologico e alla fornitura di parrucche per le donne che perdono i capelli. Ad Alzano è stata anche realizzata una casa per l’accoglienza delle persone che vengono nei nostri ospedali a farsi curare da lontano, soprattutto dal Sud Italia.

Qui altre foto (clicca per ingrandirle):

 

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