Figuraccia mondiale. L’Italia può qualificarsi, ma solo se ci crede

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di Marcel Vulpis

Di Mondiale nei giorni scorsi, a Stoccolma, nella gara (per le qualificazioni a Russia2018) che ha visto la Svezia opposta agli azzurri , c’è stata solo la “figuraccia” che hanno fatto i nostri in campo. Adesso la Nazionale tricolore, per passare, dovrà realizzare almeno due gol di scarto. L’Italia, se vuole può fare anche 3 reti a zero, ma, badate bene, solo “se ci crede”.

Nel senso che si notano degli scollamenti psicologici, tra i diversi componenti della selezione maggiore, che non fanno promettere bene per la gara di ritorno. Diversi elementi non giocano con la rabbia e/o la determinazione, bensì con la paura (glielo si legge negli occhi), altri sono sovrastimati (per valore calcistico), ma a livello internazionale non riescono a trovare mai gli automatismi.

C’è poi il tema dell’anzianità del gruppo del ct Ventura: Buffon, Barzagli e De Rossi sono troppo oltre nell’età e questo non ci aiuta con una nazionale “fisica” come quella svedese. Prima ancora che calciatori, gli svedesi sono degli atleti con dei fisici doppi rispetto a quelli degli azzurri. Personalmente credo che l’Italia possa farcela, perché la Svezia non è la Germania o il Brasile, ma attenti a non prendere una rete a Milano.

In quel caso tutto si complicherebbe e giocare in casa diventerebbe quasi un problema, perché gli azzurri sentirebbero il peso del fattore casa.

In sintesi? Ci siamo messi nelle peggiori condizioni possibili. Se non creiamo la partita-dramma non siamo italiani, verrebbe da dire. E così è stato.
Ma al netto di tutto, bisogna essere sinceri: abbiamo infarcito le squadre della serie A di calciatori stranieri, incluse le “primavere” di diversi top club. Per un Ciro Immobile che ce la fa (attualmente in forza alla Lazio), ce ne sono almeno altri 100 che perdiamo per strada. Non trovano infatti, al termine della stagione con la primavera di turno, un contratto accettabile da professionisti. L’esterofilia del calcio tricolore sta uccidendo il potenziale della nazionale azzurra.

E’ difficile fare “selezione”, sia numericamente che qualitativamente (questo per spezzare l’unica lancia a favore di Ventura), visto che, nella stragrande maggioranza, ad eccezione di club come il Sassuolo calcio, sono di passaporto non italiano.

Ripeto, lunedì ci qualificheremo, ma attenzione, perché non sempre la fortuna gira come vorremmo e ci sono nazioni altrettanto blasonate come Olanda, in queste qualificazioni, o l’Inghilterra, in quella precedente, che non si sono qualificate.

Perché dovrebbero fare un regalo all’Italia? Considerando che per una nazionale europea partecipare a Russia2018 significa portare a casa non meno di 40-60 milioni di euro, cosa dovrebbe spingere gli avversari svedesi a lasciarci segnare nella loro porta così facilmente? Vedremo lunedì sera dopo le 22.30, se, ancora una volta, ci avrà salvato, il tradizionale “stellone italiano”. O almeno così tutti speriamo.

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