Carbonara nel ‘300

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BARI – Nei giorni 16, 18 e 19 novembre, si è svolta a Carbonara la terza edizione di “Carbonara nel ‘300”, manifestazione con la quale si è potuto compiere un tuffo nel passato, grazie alla rievocazione storica della tenace difesa che, nel 1349, il casale di Carbonara, alle dipendenze della città di Bari, oppose alle truppe di Luigi I d’Angiò, re di Ungheria, disceso in Italia per vendicare la morte di suo fratello Andrea I. L’incerta causa della morte di Andrea fece sospettare della di lui consorte, la giovane Giovanna I di Napoli e per tale motivo le truppe ungheresi occuparono Napoli.

Ma una terribile peste fece desistere il sovrano, che pose il barone  Corrado Lapo a capo della spedizione punitiva. Quest’ultimo continuò la discesa fino in Puglia e pose l’assedio alla città di Bari, che resistette strenuamente all’attacco. Peggior sorte toccò ai centri dell’entroterra come Carbonara, che fu depredata. Al termine del sacco, numerose furono le vittime che il borgo dovette contare.

Quest’anno la manifestazione, autentico gioiello di ricostruzione storica, ha visto il centro storico trasformato in un villaggio medievale, con la presenza di cavalieri, falconieri, giocolieri, artigiani, soldati, musici e numerosi figuranti in costume che hanno animato botteghe artigiane, accampamenti militari e punti di ristoro. Tra spettacoli di falconeria, giocoleria e danza il ricco programma si è concluso con la ricostruzione storica della grande battaglia: “L’ira degli Ungheresi su Carbonara”, svoltasi in piazza Umberto.  Un grosso plauso all’associazione “Progetto Carbonara”, organizzatrice della manifestazione, che, con dedizione e impegno ha reso possibile l’iniziativa che, anche quest’anno, ha richiamato numerosi visitatori. 

Maria Pia Latorre 

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