Ora e’ il momento di  salvare  l’italia nostra!

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Per salvare l’Italia è necessario uscire immediatamente dall’Europa, che a mio giudizio non esiste, e così si considerino le piccole e grandi nazioni senza anima e disperse in un territorio globalizzato con un ruolo geografico e nulla più.

Sono italiano con doppia cittadinanza e risiede all’estero e conosco bene che cosa vuol dire abbandonare la propria patria per ristabilirsi in un’altra nazione. Ho un aggiornamento quotidiano su ciò che gli italiani sono interessati all’estero. Infatti, alcuni sono organizzati e non escludo che ci siano contributi a favore di alcuni club o associazioni legati saldamente a vari partiti politici rappresentati in Italia e molte altre fondazioni e centri culturali ancorati nell’ambito delle sedi consolari e ambasciate che operano nel resto del mondo.

Nello stesso tempo però, non sufficientemente organizzate. Altrettanto, vero che non ci sono supporti economici da parte dell’Italia, ma eccezionalmente sono versati contributi in denaro da parte del governo utilizzati per l’insegnamento della lingua e diffusione della cultura italiana. Poi, politicamente sì e creata una vera frana nell’ambito degli italiani all’estero. E mi riferisco alla Legge promossa dell‘allora On. Mirko Tremaglia, ministro per gli Italiani nel Mondo.

Posso dire che tale ministro ebbe a esprimere al massimo l’attributo dell’italianità nel resto del mondo. Sono convinto che gli italiani all’estero candidati ed eletti, servano molto di più al Parlamento Italiano e poca programmazione politica a favore di tutti gli italiani all’estero. Su questo tema si dovrebbe sviluppare con una vera organizzazione parapolitica che pensasse ad assistere e a educare che cosa rappresenta l’Italia nel Mondo e fare riaffiorire i valori alti della nostra cara patria affinché non vada dimenticata o perduta.

Nonostante l’indifferenza nell’ambito degli italiani in Italia e politici inclusi, sono convinto che possa essere veramente una grande risorsa, gli italiani all’estero a condizioni che fossero osservati con maggiore attenzione e al tempo stesso supportata dalla politica italiana.

Sono un osservatore attento a tutto ciò che accade in Italia e di tanto in tanto scrivo articoli per esprimere meglio ciò che penso. Non sono un politico ma monarchico, quindi di destra, in altre parole la vera destra, perché’ amo molto di più la patria, perché’ il padre della patria fu Re Vittorio Emanuele II di Savoia. L’Italia una volta era espressa dal popolo, ma non era Nazione e soltanto la Monarchia dei Savoia ebbe la brillante idea di coinvolgersi per rendere concreto l’Unità d’Italia. E bene che gli Italiani sappiano che Casa Savoia ha una storia millenaria e Re Vittorio Emanuele III di Savoia sconfisse l’Impero Austro-Ungarico.

La Prima Guerra Mondiale fu l’ultimo atto che unì per sempre le Regioni nel nord Orientale. Non eravamo ricchi, ma tutto funzionava. Poi il regime fascista continuò a programmare e a realizzare con l’obiettivo di fare crescere l’Italia e non solo, ma educò e istruì anche le persone residenti nelle aree rurali e attivò le riforme e poi adottate per rinnovare i settori dell’economia e lo sviluppo industriale nelle aree dell’Italia settentrionale.

Tanto per citare alcune cose importanti nel ventennio del regime totalitario che su iniziativa del governo, allora fascista e bene che tutti gli italiani sappiano che in Sicilia la mafia non fu sconfitta. Però fu addormentata e le loro azioni criminali si esaurirono. Poi, la realizzazione della Previdenza Sociale. E nel 1929, l’11 febbraio, tale governo fascista su iniziativa dello stesso Mussolini fu instaurato il rapporto tra lo Stato Italiano e la Santa Sede, riconoscendola non solo come Entità Religiosa ma qualificata a pieno titolo, Stato Sovrano, sui Patti Lateranensi.

Nel periodo dal 1929 al 1931 l’Italia superò brillantemente la crisi economica, tant’è che i migliori esperti dell’economia statunitense furono inviati nella nostra nazione per sapere com’era stato possibile nel brevissimo tempo, risolvere la delicata crisi finanziaria ed economica che dovette subire l’Italia. Quel periodo fu positivo fino al 1938, che l’allora Mussolini ebbe a pronunciare un suo discorso alla Conferenza di Monaco di Baviera per difendere la pace in tutta l’Europa.

Poi le cose volsero in tutt’altra direzione, con l’epilogo di una guerra non voluta e perduta. E per quanto l’Italia fu disastrata dalla II Guerra Mondiale, gli Italiani dovrebbero ricordare che Re Vittorio Emanuele III di Savoia, salvò lo Stato Italiano. Infatti, i leader politici di tendenza sinistroide, anziché’ avvalersi della monarchia, fecero di tutto per indire un referendum che introdusse anonimamente anche brogli elettorali e il popolo inconsapevole spianò la strada, affinche’ si fondasse la Repubblica.

Alla Conferenza di Pace nel 1947 a Parigi si presentò una delegazione non idonea per ottenere quello che volevano, tant’è che gli stessi delegati, quasi tutti di sinistra, furono umiliati e abbandonarono tale conferenza. Poi, si presentò il leader del partito democristiano On. Alcide de Gasperi, che cercò di salvare in extremis la grave situazione. L’Italia, comunque si risollevò e programmò una determinata politica sociale e non creò disagi all’Italia e agli italiani.

Nel periodo del 1948, il Parlamento Italiano, acconsentì provvisoriamente con condizioni più agevolate a cinque Regioni a Statuto Speciale ovvero la Sicilia, la Sardegna, la Val d’Aosta, Il Friuli-Venezia Giulia, l’Alto Adige costituita da due Province, Trento irredentista per amore alla patria nostra e Bolzano di tendenza austriaca. Nel 1960 l’Italia ottenne, l’Oscar della Lira. Poi, nel 1975, avviarono un programma come realizzare le altre quindici Regioni d’Italia.

Lo scopo politico di suddividere l’Italia in venti Regioni per migliorare l’assetto organizzativo e amministrativo per alleggerire le responsabilità e per avviare politiche sociali a favore di tutti gli italiani. Le iniziative politiche italiane non credo siano andate nella giusta direzione. Poi, seguirono i leader politici nazionali, che coinvolsero l’Italia da un’idea francese che dialogarono con la Germania allora divisa in due. I propositi inizialmente furono positivi perché’ limitati a pochi progetti e ben lungi da creare una nuova Europa.

Con l’andare del tempo, si finì nel concludere nel 1989 l’abbattimento del Muro di Berlino e poi, l’unione della Germania, infatti, quella Orientale da molti anni assoggettata dal regime sovietico, molto totalitario. E da quel periodo in poi, si procedette nel tentativo di costituire la nuova Europa, che non è stata nelle condizioni di avere la Costituzione. Seguitando da questo percorso non sempre corretto perché’ i rappresentanti italiani eletti nel Parlamento Europeo, inconsapevoli un po’ per volta si sono accorti che la Germania conquistò il ruolo guida per quella che doveva diventare la nuova Europa.

L’obiettivo fu di creare una nuova entità europea, ma continuando di quel passo tutti gli Stati membri si sono resi conto che chi comanda e, di fatto, la Germania, che ha introdotto una politica tedesca, ma visibilmente accettata da fonte europea. Successivamente l’Unione Europea iniziò l’appropriarsi delle sovranità nazionali e poi probabilmente demolire un po’ per volta le nazioni e ridurle in pratica a Stati e a obbedire gli ordini imposti da Bruxelles, ma tali ordini probabilmente sono suggeriti dalla politica tedesca.

I risultati sono eloquenti, che la Germania come un carro armato e l’Italia e altri Paesi nell’area mediterranea intrettegiano politicamente e le loro locomotive economiche non sono in grado di competere né con la Germania né con le altre Nazioni di cui la Cina in prima fila.

Tutto ciò quanto descritto rappresenta una breve nota storica espressa in sintesi, con lo scopo di entrare su un tema che scotta, ma necessaria per proporre una visuale a largo raggio e trovare il filo della matassa nelle intenzioni di risolvere il problema dell’Italia e del Popolo Italiano ad assumersi l’onere di salvare la Patria nostra.

Secondo il mio modesto parere, si assiste ogni giorno, un’invisibile slaccia mento da non trascurare e se gli italiani e l’Italia nostra, rimangono inermi, inefficaci e non determinati, si accentuerebbe la già grave situazione, e poi, evolversi in una tragica e inevitabile dissoluzione dello stato sociale, politico ed economico. Ecco perché’ L’Italia e il popolo italiano tutti insieme hanno il diritto e dovere di salvare l’Italia che detiene ancora uno minimo di sovranità e a rianimarsi e risollevarsi come nell’epoca post-bellica periodo 1945 al 1950.

Quanto sto scrivendo, lo ritengo una priorità assoluta’ e come primo obiettivo salvare l’Italia e gli Italiani e insieme unirci con la collaborazione ferrea e onestà di tutte le forze politiche italiane/ E si deve a breve avviare le trattative per uscire dall’Unione Europea. E accodarsi all’iniziativa del Regno Unito che si avvalse di un “Referendum” e a ragion di logica, possiamo farlo anche noi italiani che l’Italia e organizzata come la Gran Bretagna. Ed è equiparata nella stessa misura e può competere politicamente con qualunque altra super potenza mondiale.

Quando l’Europa persiste con i suoi metodi che non agevolano l’Italia, anzi emergono notevolmente situazioni politiche errate come l’austerità già sperimentata con il governo di Mario Monti, che si abbassò costantemente il livello della nostra economia e l’U.E. non ascoltò l’Italia e credo sia legittimo chiudere il rapporto dell’essere membro di tal Europa.

E se ogni volta che l’Italia chiede nuove politiche comunitarie per fare crescere l’economia italiana, la risposta è stata sempre negativa a questo punto non possiamo che reagire con un taglio netto e quindi, procederemo con l’unica cosa possibile, uscire dall’Euro e dall’Unione Europea con l’obiettivo di trarre in salvo la nostra Bell’Italia.

Innanzi tutto, l’Italia non si proclama come nazione militare o conquistatrice di territori che non ci appartengono, ma per risolvere un problema spinoso, che la generazione di questo secolo, soffre ed è disorientata perché’ non trovano lavoro e costretti ad abbondonare la loro patria natia per avventurarsi a cercare lavoro in altre nazioni del mondo in cui viviamo.

Credo sia necessario reintrodurre la leva militare affinché si maturino le nuove generazioni e la dovuta educazione sul tema sociale e con il compito di vigilare i confini e il territorio nazionale dalle calamità naturali che causano vittime e devastazioni che avvengono normalmente ogni anno e poi, difendere le città che sono meno sicure e per contrastare anche le azioni terroristiche.

Un’altra follia in casa nostra perché’, la gestione amministrativa dello Stato Italiano che ha costi elevati e non in equilibrio con l’economia in tempi negativi. E mi chiedo perché’ non si decida a formare un governo forte? E abolire in Italia venti governi? Sono consapevole che l’Italia dov’essere moderatamente democratica politicamente, ma capace a organizzare con il metodo centralizzato? Solo in questo modo fruirà la capacità professionale con lo scopo di demolire corrotti e corruttori.  Soltanto con una sana politica si ottengono la buona amministrazione nell’ambito dello Stato ma soprattutto con l’eliminazione dello spreco in ogni dove. Poi l’abolizione delle venti Regioni, che non servino a nulla e pretendono sempre più autonomie.

Credo sia necessario abolire le elezioni legate ai Sindaci. Perché’ tali Sindaci potrebbero essere nominati da speciali commissioni con il ruolo di individuare e nominare i candidati più adatti e capaci a sviluppare il ruolo di primo cittadino con l’unico scopo di migliorare le loro città assegnate e agevolare i cittadini dai mille problemi quotidiani nell’ambito famigliare. Le elezioni per tutte le istituzioni legate all’amministrazione dello Stato e si potrebbero estendere tali elezioni non piu’ a cinque ma a dieci anni.

Selezionare con professionalità i deputati e senatori, per avviarsi alla carriera politica a coloro eletti. Solo le idee risolvono i problemi che assillano la nazione. Il varo delle Leggi sono utili se condivise dalla maggioranza del popolo. Una Scuola più idonea per i futuri rappresentanti della politica italiana, affinché sappiano interpretare il ruolo politico del deputato o senatore. E soprattutto studiare seriamente la storia d’Italia per tutelare il popolo italiano. Si dovrebbe monitorare costantemente controlli e riordinare l’assetto delle banche locali e nazionali. Per non danneggiare i risparmiatori. Un cordiale saluto con un mio motto: L’ITALIA STELLA PICCOLA E PREZIOSA D’INFINITA BELLEZZA CAPACE DI ILLUMINARE L’UNIVERSO.

Boston 25 dicembre 2017 On. Michele Frattallone, Ambasciatore d’Italianità,,Presidente del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, Inc., già Presidente Nazionale del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, Presidente della Galileo Lwegacy Foundation, Inc., Componente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio dell’Emigrazione Italiana nel Mondo, già’ candidato al Parlamento Italiano, già Presidente Nazionale del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo operativo negli Stati uniti, già Consigliere del COMITES di Boston, promotore del !25 Anniversario della nascita di Guglielmo Marconi e del Semestre della Cultura Italiana.

 

 

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