Il museo “Castromediano” di Lecce: uno scrigno di tesori.

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Abbiamo visitato il museo più antico della Puglia. Un viaggio nel tempo dalla preistoria al XX secolo.  

LECCE – Custodisce antichissimi reperti provenienti da tutto il Salento e da altre zone della Puglia. Conta la più completa collezione di vasi attici a figure rosse e ceramiche messapiche. Pregevoli anche la collezione di vasi e reperti di epoca romana e la raccolta di dipinti e opere scultoree di età medievale e barocca. Una tappa obbligata per gli amanti dell’archeologia, della storia e dell’arte.

È il museo provinciale di Lecce, a pochi passi dalla stazione e dal centro storico. Fondato nel 1868 dal Sigismondo Castromediano, archeologo e letterato del XIX secolo, il museo si articola in diverse collezioni suddivise in altrettante sezioni: preistorica, archeologica, medievale, barocca, Ottocento e Novecento salentino.

Salendo una breve rampa si raggiunge la prima area, dedicata al periodo preistorico, con reperti risalenti al paleolitico fino all’età del bronzo e diverse ricostruzioni sepolcrali. Si accede quindi ad una seconda area con allestimenti e reperti che descrivono la ritualità funeraria nel Salento del III millennio a.C.

Terminata la sezione dedicata alla preistoria, ci si avventura nella sterminata collezione di anfore, vasi e crateri attici, apuli, locali, bronzi, terrecotte, iscrizioni. Centinaia di reperti finemente decorati con soggetti e scene affascinanti, che si susseguono una dietro l’altra restituendoci intatta la magia della storia e dei miti classici. Si prosegue con la sezione dedicata messapi, ai greci e poi ai romani, con statue, sculture e bassorilievi provenienti in gran parte dalla zona dell’anfiteatro di piazza Sant’Oronzo. Le collezioni archeologiche provengono da scavi della fine dell’Ottocento e si sono arricchite con campagne di scavo più recenti finanziate dalla Provincia di Lecce (come quelle di Roca, Rudiae, Cavallino e Poggiardo). Reperti che offrono un panorama organico della civiltà messapica nel Salento dal VII sec. a.C. Numerosi anche i reperti provenienti da altre zone della regione, come Egnazia, Canosa e Taranto.

La visita continua al piano terra con la sezione dedicata al medioevo. Tra le tantissime opere esposte, spicca il polittico della chiesa di San Giovanni Evangelista di Lecce, risalente al 1380, il più antico documento pittorico proveniente da Venezia conservato in Puglia. Accanto al polittico troneggia una bellissima Madonna dipinta da Alvise Vivarini, artista veneziano della seconda metà del Quattrocento.

Si prosegue con opere di pittura napoletana dal Cinquecento al Settecento, ceramiche, vetri, tessuti, argenti dell’età barocca fino alla sezione “Artisti Salentini tra Otto e Novecento”.

Nella struttura sono presenti una biblioteca specializzata su storia, arte e archeologia, un laboratorio di restauro e un auditorium.

Il Museo è aperto tutti i giorni tranne la domenica pomeriggio dalle ore 09.00 alle ore 13.30 e dalle ore 14.30 alle ore 19.30. Info: Tel. 0832.683503.

Giuseppe Nuzzo

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