Mango (foto di repertorio/Fotogramma)
Quasi 10 milioni di telespettatori e qualche polemica per il Capodanno Rai trasmesso in diretta da Maratea. Un palco d’eccezione che ha visto le esibizioni di artisti del calibro di Al Bano e Romina che, da soli, hanno battuto la concorrenza Mediaset. Amadeus e la Rai hanno saputo giocarsi la partita contro i rivali proponendo la carta della più celebre coppia del palcoscenico musicale italiano e internazionale, vincendola. Altri artisti come Patty Pravo, Raf, Tiromancino, Dodi Battaglia ed Emy Stewart hanno contributo al successo de ‘L’Anno che Verrà’.
Ad accendere la polemica, un musicista lucano e chitarrista di Mango, Graziano Accinni, che sul suo profilo Facebook ha stigmatizzato la mancanza, da parte degli organizzatori della manifestazione, di ricordare il cantautore lucano nato a Lagonegro, che dista dieci minuti da Maratea, scomparso tre anni fa e legatissimo alla cittadina che ha ospitato lo spettacolo. “Questi sciagurati che non hanno neanche avuto un pensiero per Mango. Lucani irriconoscenti e poco attenti. Non di certo miei corregionali. Buon anno ai veri lucani”, ha postato Accinni.
Il sindaco di Maratea Domenico Cipolla ha però risposto, sempre su Facebook, al chitarrista scusandosi per la dimenticanza ma sottolineando che la sua terra non ha mai scordato questo artista: “Mango, lo ricordo io ed altri milioni di appassionati di musica, ogni giorno, onorandone la memoria chiudendo gli occhi ed ascoltando quella splendida voce interpretare le sue canzoni. La sua terra non ha mai dimenticato questo artista unico ed irripetibile che ha lasciato un vuoto incolmabile in tanti appassionati. Il resto sono ciutíe in libertà (si può dire o è pubblicità?). Lui ne avrebbe riso irrimediabilmente – conclude il sindaco Cipolla -. E poi chi avrebbe dovuto interpretarlo a capodanno? Chi?”.
Ma non c’è solo Mango. Altri artisti originari della città lucana sono stati infatti dimenticati: il ‘Mago Zurlì’ Cino Tortorella, scomparso un anno fa, o l’attore Rocco Papaleo, di Lauria, che ha celebrato la Basilicata con il film “Basilicata coast to coast”, o ancora la cantante Arisa e l’opinionista e comunicatore Biagio Maimone.
Insomma, non tutte le ciambelle riescono con il buco. Ma ad aver vinto – e senza nessuna polemica – è stata la bella Maratea che, per la natura incontaminata del suo meraviglioso paesaggio, è candidata a diventare Patrimonio Mondiale dell’Umanità: un successo italiano che mette d’accordo tutti, proprio tutti, sia gli spettatori della Rai, sia gli spettatori di Mediaset.