La Basilica di San Francesco d’Assisi

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La Basilica di San Francesco d’Assisi  il sito gotico Unesco italiano che ha fatto perdere la testa a tutto il mondo

Nelle accoglienti e calde colline dell’Umbria sorge uno dei tantissimi siti italiani più amati e apprezzati al mondo per la sua unicità: la Basilica di San Francesco in Assisi.
Questo luogo dal 1230, inserito nel 2000 nella lista del Patrimonio dell’Umanità Unesco,  conserva e custodisce le spoglie del poverello d’Assisi. La costruzione dell’edificio è stato voluta da Papa Gregorio IX e fu affidata all’ordine francescano.

Secondo la tradizione fu lo stesso Francesco ad indicare perfettamente il luogo in cui dovesse essere poggiata la prima pietra per la costruzione della Basilica. Si tratta di una collina inferiore della città dove venivano sepolti i ‘senza legge’ (coloro che erano stati condannati dalla giustizia) che veniva chiamata Collis Paradisi da Simone di Pucciarello nonché donatore della terra.

La chiesa è tutt’ora una delle maggiori testimonianze gotiche in Italia riconosciuta a livello internazionale per la sua ricchezza artistica e prestigio architettonico.  A soli due anni dalla morte del santo questo luogo divenne una meta di pellegrinaggio e devozione per diversi fedeli cristiani.  Il progetto architettonico, ricorda per diverse somiglianze, alla Sainte-Chapelle parigina in cui si trova una sovrapposizione ad aula unica di due chiese.

La basilica umbra è composta da due chiese sovrapposte: la prima di pura ispirazione romanico-umbra, di derivazione lombarda, e la seconda legata al gotico francese. In entrambi i casi le chiese sono eccellenti opere d’arte per la decorazione degli interni.

La chiesa inferiore fu iniziata sotto la vigile attenzione di frate Elia nel 1228. Ai quattro angoli della chiesa si trovano i corpi dei quattro frati beati Angelo, Leone, Masseo e Rufino e lungo la scala che arriva alla cripta vi è la tomba di Jacopa dei Settesoli nobildonna dell’epoca.
Le decorazioni della basilica sono state ‘firmate’ dagli artisti magnifici Giotto, Cimabue e Simone Martini.  Si distingue da quella superiore in quanto questa può essere considerata una sorta di cripta a crociere larghe, con  costoloni quadrangolari, pilastri grossi e bassi che servono ad ammortare il peso del piano superiore.

La chiesa superiore corrisponde rispettivamente alla zona del rosone centrale. L’architettura interna si distingue per i caratteristici segni gotici italiani: archi a sesto acuto che poggiano su semipilastri a fascio, volte a crociera ogivali e archi laterali che incorniciano le vetrate brillanti realizzate da Giovanni di Bonino e Puccio Capanna. Sul piano inferiore invece si ammira con molto stupore la fascia liscia arricchita da affreschi – la cosiddetta Bibbia per i poveri – didascalici che raccontano i passi più importanti e significativi della religione cattolica.  La struttura superiore estremamente bilanciata sia negli spazi che nelle altezze rappresenta un grande esempio di arte europea tra il Duecento e il Trecento.  La basilica superiore viene attualmente utilizzata anche oggi durante le visite ufficiali del papa che siede nel suo trono disposto sull’abside della chiesa.

Altrettanto importante e raffinato è il campanile composto da cinque campane realizzate giunonicamente sia per il peso che per l’altezza.

Tra il 1965 e il 1983 la basilica subì dei lavori di restauro col fine di salvaguardare gli affreschi.
A seguito del terremoto del 26 settembre 1997 la chiesa crollò nella volta in due punti a causa della forte quantità di detriti accumulati con gli anni sul piano superiore. In quella spiacevole occasione persero la vita quattro uomini tra restauratori e frati.

Nonostante queste ripetute scosse sismiche la basilica di San Francesco d’Assisi non ha perso il suo fascino  unico, specialmente nell’unico  cielo stellato disposto nella volta dell’abside, anzi ogni anno che passa porta con sé un’eleganza innata datata 9 secoli fa.

Maria Carola Leone

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