A cosa serve vincere le elezioni?

Politica

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La domanda e: “ A cosa serve vincere le elezioni, quando si sa che molte promesse fatte in campagna elettorale non vedranno mai la luce del sole?

“ Poi c’e da dire , che cio’ che ad ogni tornata elettorale (e questo va avanti dal 1948), quello che tutti promettono e’ di appicare i dettami costituzionali, ma pare che una volta nei palazzi del potere, della Costituzione si dimenticano per sino dove sia. Ecco perche’ ancora oggi dopo 70 anni dalla nascita della Costituzione, molti dei suoi dettami, non sono stati ancora tirati fuori dal cassetto. Come, il principio egualitarista: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzioni di nessun genere”. Come, il principio personalista:” Il voto e; diretto e personale”.Come, il principio solidarista:” La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Per solidarieta’ si intende anche pagare le tasse e in modo eguale ma progressivo, per grandi e piccini. Come il principio moralista:” I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle, con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.” E potrei andare ancora avanti…Da astensionista, permettete un consiglio, il 4 marzo , andate utti al mare se e’ una bella giornata, altrimenti fate come me . vado al pub …

Ritornando ai nostri pdri costituenti e al loro maccanismo elettorale : “La preferenza in un meccanismo elettorale,  che sia uninominale o pluruma, serve alla politica per Il cambiamento culturale e sociale”

Gli unici ad avere paura delle preferenze nei meccanismi elettorali sono i parlamentari, per questa ragione, nelle nuove leggi elettorali (mattarellum, porcellum e oggi il rosatellum) e’ previsto il voto indiretto, ovverossia le liste bloccate e le candidature multiple. Una volta le preferenze servivono per rinnovare il mandato ai parlamenatri meritevoli e mandare a casa i disonorevoli, si chiamava sovranita’.  Oggi invece col il rosatellum, il gia’ eletto, che si presenta nei collegi uninominali, puo’ addirittura candidarsi anche nei collegi proporzionali, (un massimo di 5 credo)  per avere ultiori garanzie di essere ripescato in caso che perda nei collegi uninominali. Sino adesso nessun appartente agl’ organi di garanzie istituzionali, si e’ mai pronunciato, su di questa anomalia! Piu’ che un’ anomalia, si tratta di  un metodo “ad partitum”, che garantisce si ai partiti e ai suoi capi un parlamento e un governo precostituto , ma non sovrano. Per me l’ unico voto utile ( e lo ripeto) e’ quello personale e diretto, eguale e libero e un meccanismo che prevede liste bloccate e le candidature multiple e’ un insulto alla democrazia.

P.S. In campagne elettorali, il voto utile non esiste, perche’ sono basate su promesse e non veri e propri programmi legislativi pragmatici

Carmine Gonnella

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