La squadra Rai alle Olimpiasi di Pyeongchang 2018

Sport & Motori

Di

di Gianni Bondini*

Non solo calcio sembrava a sentire stamattina il presidente del Coni, Giovanni Malagò e il direttore generale Rai, Mario Orfeo (già direttore del TG1), durante la presentazione dei programmi e della squadra Rai alle Olimpiasi di Pyeongchang 2018 (dal 9 al 25 febbraio prossimi). Esposizione veloce, dettagliata ed esauriente, col contributo sostanziale e misurato del capo missione Carlo Mornati.

Malagò da parte sua ha tolto una bella pietra dalla scarpa della Rai, dicendo in apertura: “Quando lo sport è olimpico è di marca Rai”. Con discreto dribbling ai danni dei critici, che criticano la tivù di Stato nel non concorrere alle aste milionarie del calcio.
Malagò ha aperto i lavori sottolineando l’importanza dell’impegno assunto dalla Rai in vista dei Giochi: “Siamo molto felici, perché quando ci siamo sentiti con Mario Orfeo mi ha indicato il CONI come luogo deputato a ospitare la conferenza stampa e poi perché le Olimpiadi sono una cosa se c’è la Rai e un’altra se la Rai non c’è. Credo chiunqua si renda conto che ci dà una forza, una visibilità e una popolarità fondamentali”.

Mario Orfeo ha spiegato il significato della scelta della Rai dopo l’assenza di Sochi2014: “Sarà una grande finestra sul mondo, sugli sport del ghiaccio e della neve. Un racconto a 360 gradi, anche con uno sguardo sulla situazione diplomatica tra le due Coree. Quattro anni fa la Rai non trasmise i Giochi, abbiamo voluto riparare a quel vulnus con questa scelta. La Rai c’è, il servizio pubblico anche, e questo è motivo di grande orgoglio”. Noi una piccola medaglia l’abbiamo già vinta, ora tocca agli sportivi. Da giovedì 8 a domenica 25 febbraio, giorno della cerimonia di chiusura dei Giochi, Rai2 e Rai Sport. Speriamo di portare fortuna anche durante i Giochi. L’impegno poi proseguirà a marzo col racconto delle Paralimpiadi”.
Carlo Mornati ha i numeri buoni:  “In Corea ci saranno 3000 atleti e 88 comitati olimpici in gara, due cluster, uno del ghiaccio e uno alpino. Sono previste 6 gare in più rispetto a Sochi e i nostri atleti, al momento, sono 129: 76 uomini e 53 donne, 97 atleti degli sport invernali e 32 del ghiaccio. Sarà una Olimpiade ben strutturata a livello logistico” Restare tra i primi dieci paesi del mondo sulla neve? Si può fare.

  • giornalista sportivo e scrittore

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