Ospedale Di Venere: reparto medicina da incubo

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La Sanità Pugliese fa parlare di sé, per le condizioni di degrado in cui si trovano alcuni reparti di noti nosocomi.

 

Ci giunge in redazione una segnalazione correlata di foto, in cui un cittadino barese denuncia le condizioni in cui versa il reparto “Medicina” dell’Ospedale Di Venere di Carbonara.

Già 2 anni fa, ci siamo occupati dello stesso reparto, ove un altro cittadino ci segnalò le condizioni poche igieniche e la precaria manutenzione del reparto. La situazione da allora è cambiata, ma in peggio.

Nelle stanze non conforme alla sicurezza dei pazienti, persiste l’arredamento datato, alcune volte rotto e rimediati con lo scotch; oltre all’arredamento, anche le attrezzature mediche risultano rotte.

Le stanze sono super affollate e dato che il reparto in sé è al collasso, per mancanza di posti e di spazio, vengono adibite all’utilizzo di stanze la medicheria e la sala d’attesa, ove mancano servizi necessari che dovrebbero garantire ai degenti il giusto pronto intervento in caso di emergenza.

Per la degenza viene utilizzato anche il corridoio, dove i ricoverati si trovano a far fronte non solo alla mancanza di un posto letto dato che per la loro degenza vengono utilizzate delle semplici barelle, ma anche con un cattivo odore che proviene dal bagno del corridoio.

Come ci riferisce il parente del degente che si trova nel reparto di medicina, la sala d’attesa utilizzata come stanza, all’occasione diventa anche la sala raggi. Infatti il macchinario dei raggi utilizzato per i degenti allettati è posizionato in questa ormai ex sala d’attesa. Ovviamente per permettere ad un paziente di effettuare i raggi, il personale preparatissimo e che con tutte le sue forze cerca di fronteggiare la situazione d’emergenza, sposta nei corridoi i pazienti che hanno questa stanza ci verrebbe da dire di fortuna e, fanno entrare il paziente che deve sottoporsi ai raggi.

Questo evidenzia non solo una situazione di poca sicurezza per chiunque entra nel reparto, ma presenta una situazione di stress a cui sono esposti i degenti.

Nonostante i solleciti, nessuno sembra prendere provvedimenti.

Ci aspettiamo che questa volta gli organi competenti risolvono questa deprecabile condizione, in quanto siamo a conoscenza che nel nosocomio ci sono padiglioni ristrutturati e vuoti.

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