«Come sono diventato tedoforo delle Olimpiadi»

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Giorgio Scuri con la fiaccola olimpica

Si è chiuso il tour della fiaccola olimpica in Val Seriana. La torcia dei giochi invernali di Pyeongchang, in programma dal 9 febbraio in Corea del Sud, ieri ha attraversato i paesi della Val Gandino.

Oltre sessanta tedofori hanno dato vita alla staffetta che, partita da Peia, ha raggiunto Leffe, Casnigo, Cazzano e infine Gandino. Qui è andato in scena il momento conclusivo. Al Cinema Teatro Loverini, la serata ha visto protagonisti Sara Canali (medaglia di bronzo nel basket alle Olimpiadi Sordi 2017 disputate in Turchia), Luca Carrara (atleta paralimpico nello sci alpino) e Mauro Bernardi (maestro di sci in carrozzina). Con loro, naturalmente, anche Giorgio Scuri, 48 anni di Branzi, il tedoforo che ha permesso alla fiaccola di arrivare in Val Seriana.

La fiaccola sul palco a Gandino

L’appuntamento è stato arricchito anche dalla presenza della soprano sudcoreana Eun Sun Park, residente in Bergamasca e già componente del Coro di Stato a Seul. La cantante ha introdotto l’evento con un tipico brano coreano, “La mia amata montagna”, che esprime il desiderio di riunire le due Coree.

Qui il servizio di Antenna2 dedicato alla serata, in cui Giorgio Scuri racconta come è diventato uno dei tedofori dei giochi invernali e perché ha voluto legare gli eventi in Val Seriana alla ricerca sulle malattie rare:

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