Poverta’: Inps, primi pagamenti del reddito inclusione

Economia & Finanza

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Padoan, spesa interessi 2018 a 63mld, 20 in meno dal 2012

 I primi pagamenti per il reddito di inclusione, misura introdotta per il contrasto alla poverta’, partiranno oggi. Lo fa sapere l’Inps annunciando un report sui numeri delle persone che lo hanno chiesto e sulle domande accolte. Intanto, il ministro dell’Economia Padoan spiega che “c’e’ una cosa che e’ scesa in valore assoluto negli ultimi anni, e’ la spesa per interessi che da 83 mld nel 2012 dovrebbe scendere nel 2018 a piu’ di 63 mld, un risparmio di 20 mld in valore assoluto”.

I primi pagamenti per il reddito di inclusione, la misura introdotta per il contrasto alla poverta’, partiranno oggi. Lo fa sapere l’Inps annunciando a breve un report sui numeri delle persone che lo hanno chiesto e sulle domande accolte. Il ministro del lavoro, Giuliano Poletti, ribadendo l’innesto di seicento persone nei centri per l’impiego per occuparsi delle famiglie che avranno il Rei e che dovranno essere inserite in un progetto di occupabilita’, ha confermato che “dalla fine di questo mese le persone che hanno avuto certificato il diritto ad avere il Rei lo riceveranno”.

“Noi non abbiamo fatto promesse ma abbiamo fatto cose. Credo che le scelte del governo siano state giuste e sono andate nella direzione del miglioramento di un sistema troppo rigido”, afferma il ministro del Lavoro a margine della celebrazione dei 120 anni dell’Inps. “Su questa strada si puo’ continuare ma ipotesi diverse e interventi radicali con costi alti- osserva- non sono compatibili con l’assetto delle finanze pubbliche. Non possiamo spostare oneri futuri sulle nuove generazioni”.

“C’e’ una cosa che e’ scesa in valore assoluto negli ultimi anni”, che e’ la spesa per interessi che e’ scesa dagli 83 miliardi del 2012 a piu’ di 63 miliardi previsti per il 2018, con un risparmio di 20 miliardi in valore assoluto”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan a Radio Anch’io. E ha spiegato: “Questo e’ il frutto sia di una politica fiscale disciplinata sia della difesa del debito sia, e va detto, dell’impatto positivo sull’Italia e sull’Europa del Qe della Bce”.

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