Nord Barese: 3 Casi di Rapinatori e Ladri “Sfortunati”

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Negli ultimi anni, nella zona del Nord Barese, si sono verificati dei casi, sia di rapina che di furto, commessi in maniera talmente superficiale ed improvvisata che hanno quasi suscitato ilarità in chi è venuto a conoscenza delle vicende. La negligenza è costata cara ai malviventi, sopratutto in due di questi casi, che sono poi finiti dietro le sbarre. Le loro storie sono riportate qui di seguito:

1) “A rapein”

Organizzare un illecito via chat non è mai una buona idea. Lo hanno capito 2 ragazzi di 17 e 15 anni, rispettivamente di Barletta e Trinitapoli, che tramite una chat denominata “a rapein” decidono di organizzare, appunto, una rapina ad una farmacia barlettana. I due minacciano con un coltello il titolare dell’attività, che però li rincorre mettendoli in fuga e comunica immediatamente informazioni alla Polizia sul loro aspetto fisico e abbigliamento. Gli agenti localizzano i cellulari, trovando la chat ancora aperta ed 865€ in contanti.

2) La Pistola Giocattolo e la fuga a Piedi sulla Provinciale

Famosa è la vicenda di cinque improvvisati rapinatori che a Bitonto tentano in piena notte di colpire una coppia che si rifornisce presso un distributore di benzina della S.P. 231 con, probabilmente, una pistola giocattolo. La coppia riesce a fuggire ma la banda non si arrende. Provano poi infatti ad aggredire inutilmente altri clienti della stazione di servizio, prima di scappare a piedi lungo l’ex statale 98 a mani vuote. Prenderli non è stato difficile per gli agenti del Commissariato.

Non è stata ancora provata in tribunale la colpevolezza dei rapinatori.

3) La Ricetrasmittente

Sempre a Bitonto, 3 persone, a bordo di due auto diverse, vengono arrestate per il furto di auto di grossa cilindrata. Dopo essere stati avvisati tramite una segnalazione anonima, i Carabinieri notano uno dei due veicoli nelle campagne del paese. A bordo, un giovane che, alla vista degli agenti in borghese, non sa fornire indicazioni circa la sua presenza nel mezzo. All’interno dell’auto, però, una ricetrasmittente, occultata nel vano del cambio, continua a trasmettere la voce dei suoi complici, che chiedono informazioni sulla sua posizione. A quel punto, i Carabinieri mettono in atto un piano geniale: si sdraiano sul sedile posteriore dell’auto rubata e iniziano, in dialetto, a comunicare via radio con i rimanenti componenti della banda. L’intera banda comprensiva degli agenti si da appuntamento nei pressi di un campo adiacente e, puntuali, arrivano anche gli altri due giovani, che vengono subito ammanettati e portati via.

Alessio Cerrato

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