Un violinista brahmsiano, danish man!

Arte, Cultura & SocietàCinema

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di Pierfranco Moliterni

Lo attendevamo al varco del teatro Petruzzelli, questo violinista danese fuori dal ‘circo massimo’ dei violinisti d’oggi più in voga, con i testa coreani e americani. Nikolai Znaidez dopo aver vinto  nel 1992 il concorso violinistico della sua nazione, la Danimarca, intitolato al maggior violinista di quella civiltà nordica (premio Carl Nielsen), si trasferì negli USA a perfezionarsi alla Julliard con la notissima maestra Doroty De Lay. Comincia da qui una carriera internazionale e suona il suo prezioso violino Guarnieri del Gesù del 1741 in una bella carriera con direttori del calibro di Barenboïm, Sir Colin Davis e Rostropovitch, accompagnato da note e grandi orchestre come la Sinfonica di Londra,  l’Orchestra Filarmonica di Radio France, o la Staatskapelle di Dresda. Il caso ha voluto che a Bari egli suonasse, sotto la direzione di Bisanti, lo stesso, difficile  concerto per violino e orchestra di Brahms che in questi stessi giorni si trova in …edicola per la serie “I Giovani della Classica” (Repubblica) e per le preziose mani violinistiche di David Garret, il tedesco-americano ben più famoso di Znaidez, che è popolarissimo anche perché si veste e si atteggia come un musicista pop! Naturalmente, un confronto ci è venuto facile facile, e non è detto che il danish violinist risulti perdente rispetto a quell’affascinante ragazzone che furoreggia oggi tra il pubblico internazionale. Quindi, al Petruzzelli una bella esecuzione chiusa da un bis bachiano del ‘meno noto’ ma non meno bravo Znaidez. Poche note vanno aggiunte al programma “nazionalpopolare” proposto da questa stagione concertistica di cui spesso abbiamo fin qui detto tutto il bene possibile. Tra Ciaikovsky del Capriccio italiano e la Sinfonia n. 9 ‘Dal Nuovo Mondo’ di Antonin Dvoràk non c’era affatto l’imbarazzo della scelta. Musica facile per le orecchie del pubblico presente, e bella affermazione di Bisanti e dei suoi giovani musicisti orchestrali.

Pierfranco Moliterni

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