Passeggiando per Castellana

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L’altro giorno, come faccio più volte nel corso degli anni, mi sono fatta una grande passeggiata per le strade di Castellana iniziando dalle sue periferie andando verso il centro nuovo arrivando persino nel paese vecchio, non antico, in ossequio al detto della maggior parte dei castellanesi.

Per quanto riguarda le rotatorie il paese e stramunito, ed esse anche se alcune inutili, rendono il paese più ordinato e civile. Alcune strade importanti di periferia sono più o meno ben tenute, come ad esempio la via per Conversano, quella delle Grotte e via della Resistenza, altre come quelle della via di Turi che porta all’ Ircss Saverio De Bellis tenuta molto male con buche enormi e mancanza di un marciapiedi come ad esempio quello di via Conversano.

Entrando nel paese ho trovato il solito passaggio a livello di via Conversano chiuso con una fila di auto che non finiva mai in attesa che passasse l’ennesimo treno a passo d’ uomo.

Attraversato la ingombrante ferrovia della Sud Est, mi sono recato in piazza Garibaldi, dove ho incontrato i soliti gruppi di persone che discutevano di tutto e di più, ma soprattutto di calcio e della loro amatissima Juventus. Salutato il mitico Giovanni del chiosco di rivendita di giornali, mi sono recato verso la chiesa Madre, dietro l’ufficio postale ho trovato il gabinetto pubblico, l’ho visitato e a dire la verità l’ho trovato abbastanza in ordine in confronto a prima che era ridotto ad una cloaca massima. Comunque per me che sono un castellanese il fatto che vi sono solo orinatoi e non bagni non mi ha fatto né caldo né freddo; per un turista come si può ben capire cambia molto, e dà l’idea della poca accuratezza tenuta del paese. Passeggiando ancora, sono entrato nella chiesa Madre, ma proprio in quel momento la stavano chiudendo, come si sa le chiese si aprono e si chiudono in orario di ufficio, non come vorrebbe papa Francesco, sede di viaggianti e supporto morale per ogni fedele.

Mi sono recato a fare due passi in Castellana vecchissima, ma ho incontrato pochissima gente, tanto da sembrare un rione abbandonato da Dio e dagli uomini, sarà un caso? O è sempre così, ad eccezione delle feste per lo più culinarie?

Poi mi sono recato giù in Portagrande, e devo dire che l’illuminazione più importante la dà un bar al centro della piazza che porta al Cimitero. A questo proposito mi è venuta voglia di recarmi a visitare il luogo santo di notte, ma tempo fa mi hanno detto che ci sarebbe voluto una difficile autorizzazione del sindaco o chi per lui.

Infine mi sono recato in piazza Nicola e Costa i probabili fondatori di Castellana, e non di Castellana Grotte; attraversando la piazza, mi sono imbattuto nei pressi del Palazzo della città, i suoi muri sono scrostati che neanche le case abbandonate lo sono. Poi per mia sventura ho visitato il bagno pubblico che si trova sulla piazza al fianco del comune, quello che ho notato è stato orripilante, qui ci sono le latrine, ma penso che neanche nell’inferno, se esiste, si possono trovare di simili; sono uscito schifato e non ho avuto più voglia di visitare null’ altro!

Mario Marzano

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