Giornata mondiale del libro e delle rose

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Oggi 23 Aprile si commemora in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Libro e del diritto d’autore. Per l’occasione in tutta Italia sono stati organizzati eventi culturali per promuovere la lettura come fonte di Conoscenza, mezzo per combattere i pregiudizi e l’ignoranza. La Giornata è stata istituita per la prima volta nel 1996 dall’Unesco. E’ stato scelto il 23 Aprile perché in questo giorno nel 1616 tre scrittori importanti per la cultura universale sono morti: Miguel De Cervantes, William Shakespeare, Garciloso de la Vega.

 Molti non sanno che questa giornata importante dal punto di vista culturale, è anche denominata la Giornata delle Rose. Con questa denominazione si fa riferimento ad una nota ricorrenza catalana che ricorre proprio il 23 Aprile. A Barcellona, in questa data, si festeggia San Giorgio. La tradizione narra che San Giorgio uccise un dragone per salvare la città. Il sangue di quest’ultimo si tramutò in rosa. Da allora, durante questa giornata si usa scambiarsi rose e libri tra amici e innamorati come gesto d’affetto e riconoscenza. Barcellona diventa una libreria a cielo aperto e le panetterie preparano il pane di San Giorgio ricco di noci, formaggio e la sobrasada (salame tipico di Maiorca).

Questa è la Giornata ideale per riflettere sull’importanza della Conoscenza di cui i libri fanno da veicolo. Il Libro ci consente di arricchirci umanamente perché è un ponte di collegamento verso scenari e mondi inesplorati. E’ il mezzo privilegiato per entrare in empatia con personaggi dalle mille sfaccettature che ci assomigliano o differiscono da noi stessi. Attraverso i libri attiviamo un meccanismo continuo di esplorazione che ci consente di affinare la nostra curiosità, allenare la memoria e stimolare la nostra intelligenza emotiva.

Secondo i dati Istat pubblicati quest’anno, in Italia circa 452 mila persone leggono un libro all’anno. Il 47% dei lettori sono donne. Nonostante l’Italia rispetto ad altri paesi europei come la Francia, la Svezia e la Danimarca sia il Paese in cui si legge meno, sul nostro territorio sono attivi circa 1505 editori perché la scrittura rimane uno dei mezzi privilegiati per esprimere emozioni inedite, vissuti personali e messaggi educativi e morali.

Mariangela Cutrone

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