Svizzera: Big Consumer dei vini Italiani. Qualità, senza crisi

Agroalimentare & Enogastronomia

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Mercato di ieri, oggi e sicuramente di domani: prodotti di qualità e grande voglia di conoscere le produzioni italiane. Sono 8 milioni e bevono 40 litri a testa l’anno

Oggi la Svizzera rappresenta forse l’unico mercato consolidato e nello stesso tempo dinamico come un paese emergente per quanto riguarda l’importazione di vini Italiani.
Un mercato definito “stabile” da Richard Halstead, Chief Operating Officer di Wine Intelligence (che ha redatto il report di Wine Intelligence Switzerland Landscape 2018); più precisamente è uno dei pochi al mondo che possono essere così definiti; non vi è dunque crisi, gli svizzeri sono tra i bevitori di vino più entusiasti del pianeta.
Con un consumo pro capite vicino alla soglia dei 40 litri/anno (in Italia siamo a circa 40litri o poco più), con una popolazione di circa 8 milioni di abitanti contro i 60 milioni di abitanti dell’Italia, la Svizzera, di diritto entra nelle prime 5 posizioni tra i mercati di consumo del vino.
L’Italia enologica si spartisce, insieme alla Francia, la leadership di paese fornitore di vino, con un trend in crescita per il nostro paese a scapito dei cugini d’oltralpe.
Le principali motivazioni a questo trend sono l’apertura, negli ultimi tempi, ai nostri prodotti di parte delle aree in passato roccheforti del vino francese (come il canton ginevrino) e il prezzo; basti pensare che dal 2010 l’Italia è il primo fornitore (in volume) dei vini spumanti in Svizzera ma, rispetto alle bollicine francesi, il prezzo medio unitario è di molto inferiore.
L’attuale situazione sicuramente identifica il territorio elvetico come un mercato di ieri, di oggi e, senza dubbi, mercato di riferimento anche per il domani.
Un mercato sul quale primeggiano ancora prodotti di qualità e la voglia di conoscere ancora meglio le nostre produzioni è alta; lo svizzero ha un’approfondita conoscenza del prodotto vino e, di conseguenza, ricerca prodotti di alto livello.
Non dimentichiamoci che la Svizzera è paese produttore dove il settore Ho.Re.Ca. ancora oggi dimostra (e pretende) qualità e competenze; proprio per questo motivo, il miglior approccio per avvicinarsi o consolidare questo mercato (appetibile anche per la vicinanza territoriale) è lo sviluppo di attività dirette alla creazione di una buona relazione con gli importatori.
Oltre a questo, lo sviluppo di una una buona strategia di marketing, gestita con costanza, potrà aiutare a fare la differenza.
Tale strategia dovrà contemplare anche attività nel settore dell’eno-turismo; l’Italia continua ad essere meta di un grande flusso di turismo ed ha il grande vantaggio, di avere un numero elevato di produttori che viaggiano sui mercati esteri che diventano ambasciatori raccontando vini e luoghi ad essi connessi; questo è non solo marketing del vino ma anche marketing turistico.
Un altro grande punto di forza dell’Italia sui mercati esteri è la presenza di ristoranti di cucina italiana che funzionano da ambasciatori dell’agro-alimentare e del vino italiani; la Svizzera, coi suoi grandi importatori.

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