Governo. Scatoloni, stanze vuote e pc spenti. Ministri ai saluti

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Gli scatoloni di Dario Franceschini, il computer chiuso di Carlo Calenda, il dossier di Pier Carlo Padoan, la stanza vuota di Graziano Delrio. E, su tutti, i saluti nella Sala Verde di Palazzo Chigi riservati da Paolo Gentiloni a funzionari e dipendenti. Per il governo e’ il giorno degli addii che coincide anche al ritorno dello spread ai livelli del 2014, quando Matteo Renzi prese in mano le redini dell’esecutivo. Alfa e omega, insomma, alla vigilia del giuramento di un esecutivo di segno opposto. “E’ stato un grandissimo onore per me servire l’Italia qui da Palazzo Chigi, vi faccio gli auguri per il lavoro dei prossimi anni”, dice un emozionato Gentiloni sottolineando la necessita’ di “non uscire fuori di strada”, una metafora alla quale il presidente del Consiglio ha fatto ricorso piu’ volte negli ultimi giorni: “Risalire la china per 5 lunghi anni come l’Italia ha fatto non e’ stato semplice, richiede perseveranza, costanza e sacrificio. Purtroppo, per andare fuori strada non servono 5 anni, bastano pochi mesi, talvolta poche settimane”. Il titolare dell’Economia, Pier Carlo Padoan, twitta un concetto molto vicino a quello del premier: “Per 4 anni abbiamo lavorato su un sentiero stretto: sostenere occupazione e crescita migliorando al tempo stesso i conti pubblici. Le politiche adottate e il contesto in cui sono maturate sono riassunte nel bilancio di mandato che lascio al mio successore”. Parole accompagnate dal link al dossier ‘La politica economica e di bilancio 2014-2018′ in cui sono riassunti in numeri i principali provvedimenti di Via XX Settembre e i risultati raggiunti.

Piu’ personale il saluto di Carlo Calenda: “Computer chiuso. Lascio il Ministero dopo cinque anni entusiasmanti. Onorato di aver servito l’Italia. L’ho fatto con orgoglio e passione. Il giudizio sui risultati spetta ai cittadini”. Dario Franceschini aveva salutato i dipendenti del Ministero dei Beni e delle Attivita’ Culturali l’11 maggio postando su Twitter una foto panoramiica che ritraeva il personale di via del Collegio Romano al completo: “Un abbraccio affettuoso il saluto dei dipendenti del Mibact una squadra fantastica di competenze e generosita’. Per me 4 anni indimenticabili di sfide, risultati insperati e riforme che senza di loro sarebbero state impossibili”, era il commento. Oggi completa il saluto con una foto che lo ritrae nel’atto di portarsi via uno scatolone. “Chiuso anche l’ultimo scatolone. Tutto pronto per chi arrivera’ a guidare il ministero economico piu’ importante del Paese”. La palma del saluto piu’ mesto e’ una contesa a due, tra Franceschini e Graziano Delrio: il ministro delle Infrastrutture pubblica sul social network la fotografia del suo ufficio desolatamente vuoto. Ma il messaggio che accompagna la fotografia e’ pieno di ottimismo: “Il motore e’ pronto per ripartire. La bici e’ a disposizione. Dopo tre anni di intenso lavoro ringrazio tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori del Ministero Infrastrutture e Trasporti, che si sono impegnati in modo quotidiano e silenzioso per il bene del Paese e dei cittadini”.

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