Basta!

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Dopo i risultati elettorali che hanno reso difficile il “via” a un Esecutivo di “maggioranza”, c’è chi assicura che il “peggio”sia ancora da manifestarsi. La notizia, pur se intercalata da eventi della più contrastante natura, continua a essere all’ordine del giorno a quasi tre mesi dalle elezioni politiche di marzo. In un Paese, com’è il nostro, d’illusioni non se ne può permettere più nessuno. Non si riesce a trattenere l’amarezza verso una classe politica inadatta nell’assumere precisi impegni nei confronti di un Popolo che è ridotto a subire “tutto”, senza ottenere”nulla”.

Alle porte dell’estate, le certezze politiche sono pochissime. Oltre gli aspetti ufficiali, che rispettiamo, ci sarà poco da “sperare”. La governabilità resta la “prima donna” di questo Paese che sarebbe meno “sfortunato” se fosse guidato da uomini svincolati da una politica contraddittoria. Quando il compromesso vince sulla comprensione e una Legge Elettorale genera confusione, allora c’à da chiederci se non si stiano sfiancando le premesse per un’eventuale ripresa.

 La difficoltà, a far fronte anche ai comuni impegni della vita politica, la dice lunga sulle reali condizioni della Penisola. E’inutile tentare d’illudere chi ha già toccato il “fondo”. Le polemiche politiche non hanno mai risolto.  Manca, a nostro avviso, la volontà per superare l’onere e l’onore delle “investiture” di un Esecutivo che evidenzia ancora palesi difficoltà d’attivarsi. Con i compromessi, non si va avanti. Basta con le strategie di “bottega”. Il Paese ha estremo bisogno di un impegno politico logico.

Giorgio Brignola

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