Il varo dell’Esecutivo Di Maio/Salvini non presenta garanzie di una sua durata “canonica” (5 anni). Vedremo, al momento di rendere operativi i contenuti del famoso”contratto” per gli italiani, quanto sarà reso concreto di ciò che è stato concordato.
Certe incoerenze, però, non ci sono sfuggite. Il tutto a poche ore dal giuramento del Governo più atipico d’Italia. Nella stessa “ipotetica” maggioranza parlamentare, Forza Italia, che dovrebbe essere l’alleato dell’attuale formula d’esecutivo, ha già evidenziato che potrebbe “remare contro”.Questo, a nostro avviso, non che l’inizio di un’evoluzione politica che potrebbe generare più svantaggi di quelli che avevamo paventato. Siamo preoccupati, prima di tutto, per gli “adattamenti” che dovranno, gioco forza, essere apportati al contratto dfi governo 5S/Lega. Perché un giudizio sul buon governo italiano ci giungerà, entro l’autunno, dall’Europa. Meglio rilevarlo da subito.
In definitiva, tutto può essere”corretto”. Non vediamo il perché non lo possa essere l’accordo che ha portato il Centro/Destra a governare il Paese. Resta, per ora, l’euforia di un risultato politico in “forse”sino a ieri. Non è, quindi, detto che domani non compaiano adeguamenti per mantenere la meta raggiunta dopo clamorosi colpi di scena che ci hanno fortemente preoccupato.
Insomma, il dubbio d’essere alla presenza di un esecutivo di ”facciata” c’è ancora tutto. In politica, anche in considerazione della nostra posizione in UE, i colpi di scena governanti potrebbero continuare a essere all’ordine del giorno.
Giorgio Brignola
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