Troppi tagli agli ospedali hanno fatto male agli italiani

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Gli ospedali italiani sono stati tagliati drasticamente. Tra il 2008 e il 2016 il tasso di ospedalizzazione è crollato da 192,8 a 140,9 per 1.000 abitanti, i ricoveri sono diminuiti del 25,6%, e tra il 2011 e il 2015 le giornate di degenza si sono ridotte del 10%. Esito della normativa che ha imposto 2,7 posti letto ospedalieri per 1.000 abitanti, quando la media dei Paesi europei è di 4 posti letto per 1.000 abitanti. L’ospedale è stato l’epicentro di tagli lineari in nome di una sanità di territorio che non è mai decollata. Così oggi esiste un gap tra fabbisogni ospedalieri e offerta di posti letto. Intanto l’ospedalità privata ha comunque saputo fare di più con meno, perché assorbe il 13,6% della spesa pubblica ospedaliera, erogando il 28,3% delle prestazioni in termini di giornate di degenza.

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