Il diritto al rispetto e l’infelice frase del Papa

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Trascrivo da un mio breve articolo pubblicato sul blog “Come Gesù”, che è stato frainteso: “Per la seconda volta Papa Francesco ha detto che non bisogna far entrare gli omosessuali nei seminari. E nella sostanza è come se avesse detto che Dio non chiama gli omosessuali alla vita sacerdotale. Sì, perché se Dio chiama alla vita sacerdotale anche gli omosessuali, il Papa, negando loro il sacerdozio, andrebbe contro la volontà di Dio. Ma non può essere che il Papa si macchi di tale peccato. Credo che nessuno si sia reso conto della gravità del discorso di papa Francesco. Forse neppure papa Francesco se n’è reso conto.  Sicuramente non si è reso conto che la discriminazione viola i diritti umani”. Ad essere fraintesa è stata soprattutto quest’ultima affermazione sulla violazione dei diritti umani. L’infelice frase del Papa riportata dalla stampa è la seguente: “Nel dubbio, meglio che non entrino”. Una lettrice ha osservato: «Non si rivendica un diritto al sacerdozio, perché non esiste nessun diritto al sacerdozio. E’ il vicario di Dio in terra a decidere chi è idoneo a prestare un servizio, non a esercitare un diritto».

E un prete, padre Stefano Liberti: “Che ci sia un “diritto al sacerdozio” è ovviamente tutto da dimostrare (ed è facilmente confutabile), ma che Dio non possa chiamare persone con tendenze omosessuali è ugualmente contestabile”.

A dire il vero non so dire con certezza se diventare sacerdote sia o non sia un diritto. Immagino, però, che per una persona che si sente chiamata da Dio, seguire tale chiamata, diventi un bisogno vitale, quasi una necessità. Immagino. Ma quando ho parlato di violazione di un diritto umano, non intendevo affermare che diventare sacerdote sia un diritto umano, intendevo che è un diritto umano non essere discriminati (riguardo al sacerdozio o a mille altre cose) per l’orientamento sessuale. Esiste il diritto al rispetto? Il Papa, con quelle sue parole, ha calpestato questo diritto.

 Ma qual è la verità che si nasconde dietro le parole del Papa? Che cos’è che non si dice chiaramente? Semplice: sui peccati sessuali di un prete eterosessuale la Chiesa chiude un occhio. Altrettanto non fa riguardo ai peccati sessuali di un prete omosessuale. E non è discriminazione questa?

 

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