La dieta mediterranea per mangiare sano anche d’estate

Agroalimentare & Enogastronomia

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L’estate arriva tra pochi giorni e le temperature iniziano ad aumentare esponenzialmente. Allora si cerca di mangiare cibi veloci e “freschi”. È importante continuare, invece, ad alimentarci in modo sano senza eccedere poi magari a cena, fuori casa e se si è in compagnia. Per questo anche d’estate si continua a consigliare la dieta mediterranea: prevede un ampio consumo di frutta, verdura e cereali non raffinati. È anche il modello nutrizionale più diffuso e radicato nel nostro paese. Questo “tipo” di dieta è patrimonio culturale Unesco ed è considerata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come una delle alimentazioni migliori al mondo. La dieta mediterranea è anche una dieta che prevede una nutrizione ecologica.

 Fondamentale è l’impatto dell’agricoltura sull’ambiente: sfruttamento del suolo, consumo dell’acqua ed emissioni di gas serra sono conseguenze dirette di attività come la coltivazione e l’allevamento

Lo sfruttamento di risorse ambientali e la richiesta di energia necessaria per produrre alimenti sono in continuo aumento.

Il piano nutrizionale della dieta mediterranea consiste in un ampio consumo di verdura, frutta e cereali non raffinati; l’assunzione di pesce e prodotti caseari deve essere moderata e quella di carne e dolci viene invece consigliata saltuariamente.

Seguire un regime alimentare basato sulle indicazioni della dieta mediterranea permette una produzione contenuta di carne e latte con un conseguente minor impatto ambientale e una migliore gestione delle proteine animali legate all’incremento di grassi, come la carne rossa e i suoi derivati.

Il consumo di alimenti vegetali viene incoraggiato rispettando la stagionalità e la biodiversità: mangiare frutta e verdura di stagione significa, quindi, ridurre le coltivazioni in serra e il trasporto di alimenti provenienti da paesi lontani. Curare la diversificazione delle semine in aree fertili e permettere la rotazione delle colture garantisce, inoltre, il mantenimento della biodiversità e della qualità alimentare.

Viene inoltre incoraggiato l’utilizzo di porzioni moderate e il consumo di alimenti integrali, che non subiscono lavorazioni e raffinazioni industriali, processi che disperdono grandi energie e sono dannosi a livello alimentare, poiché impoveriscono le farine di elementi nutritivi. Ad oggi, per esempio, la grande maggioranza delle industrie alimentari utilizza solo una parte del chicco di grano per ottenere la classica farina 00, eliminando invece gran parte delle fibre e del contenuto proteico del cereale. La produzione di farine integrali, più genuina dal punto di vista alimentare, sarebbe anche più ecologica perché necessita di un minor impiego di energia.

La dieta mediterranea è un tipo di regime alimentare salutare e a ridotto impatto ambientale

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