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TARANTO – Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani intende esprimere le proprie riflessioni sulla sezione dedicata alla scuola presente nel Contratto per il Governo del cambiamento. Apprezziamo molto che nel documento in oggetto figurino alcune questioni nevralgiche che tanto hanno angustiato i professionisti del mondo della scuola e su cui più volte avevamo richiamato l’attenzione. La chiamata diretta da parte dei DS, il precariato, il sistema di reclutamento, il licenziamento degli educatori con diploma magistrale, la vexata quaestio dei docenti deportati là dove la spesso incomprensibile logica “algoritmica” disponeva, l’alternanza scuola – lavoro affidata alle risorse – disponibilità, frequentemente assai scarse, dei diversi istituti scolastici hanno costituito e costituiscono motivo di forte disagio e dissenso rispetto alle scelte governative precedenti.

Auspichiamo fortemente che le esigenze, le problematiche serie e le istanze della classe docente possano trovare autenticamente una soluzione adeguata come il testo lascia sperare, per esempio, assegnando un’unità di personale della classe concorso A046 Scienze giuridiche e economiche – nell’organico dell’autonomia per la scuola secondaria di primo grado e per la scuola secondaria di secondo grado, considerando l’urgenza di interventi didattici e progettuali nell’area della legalità che coinvolgano a livello nazionale o internazionale gli alunni (come, ad esempio, la nostra attività didattica di Olimpiadi digitali dei Diritti Umani) e la recente proposta di introdurre la disciplina di Educazione civica come materia autonoma nelle scuole di ogni ordine e grado.  

Allo stesso modo, riteniamo che i docenti con background formativo in materie giuridiche possano assumere anche il ruolo di mediatore di conflitti nel settore scolastico per le sue molteplici dimensioni (scuola-famiglia, docente-alunno, alunno-alunno, docente-scuola, etc.) con l’avvio sperimentale dell’introduzione della figura del Difensore scolastico.

Sarebbe, inoltre, necessario ricordare che anche in presenza di un unico alunno che abbia manifestato di non voler scegliere la religione cattolica, dovrebbe essere attivata la Materia Alternativa “Diritti Umani”, destinando l’insegnamento della stessa alla classe A046 con attribuzione di un’unità di potenziamento socioeconomico e per la legalità per la scuola secondaria di secondo grado e un’unità di potenziamento Umanistico Socio Economico e per la legalità per la scuola secondaria di primo grado.

Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani chiede di poter incontrare il prof. Marco Bussetti, Ministro dell’Istruzione, per discutere su tali tematiche.

Prof. Alessio Parente                                                                                      Prof. Romano Pesavento Segretario Generale CNDDU                                                                                                                                            Presidente CNDDU

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