Count down per la salvezza del Bari

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Dunque il verbale dell’assemblea straordinaria tenutasi 15 giorni fa presso lo studio notarile Labriola è visibile a tutti. Senza troppi giri di parole, a fronte di uno sbilancio accertato di Euro 4,5 milioni, occorrono 4.591.000, 00 milioni di Euro per vivacchiare in attesa di tempi migliori, somma che andrebbe a coprire il passivo producendo un capitale sociale pari ad Euro 100.000, importo superiore al minimo legale che è pari ad Euro 50.000, minimo previsto per le società di serie B. Infatti al 31 marzo scorso le perdite totali ammontavano a 18.825.142,00 euro. Ed il count down è scattato.
Da oggi, praticamente, è possibile ricapitalizzare entro il termine di quindi giorni, pena la mancata iscrizione della squadra ed i nefasti risvolti che potrebbero susseguirsi che non vorremmo nemmeno ipotizzare. Ogni momento sarebbe quello buono, da qui al 5 luglio, sia per Giancaspro che per Paparesta, per agire alla ricapitalizzazione esercitando il diritto di opzione sia per le quote di proprietà, sia per quelle inoptate dell’altro socio. Chi trai i due contendenti agirà per primo sarà colui che salverà il Bari.
L’assemblea suddetta ha previsto l’azzeramento dell’attuale capitale sociale ed il risanamento, si pur parziale, delle perdite di esercizio tramite l’utilizzo di versamenti personalizzati in conto futuro con un aumento di capitale per Euro 5.900.000,00.
In tutto questo, il socio di minoranza Gianluca Paparesta, assistito dall’avvocato Giovanna Ciccarella, contesta le cifre del bilancio e chiede il rinvio dell’assemblea chiedendo anche una situazione contabile aggiornata e più veritiera e, nel contempo, mettere a verbale la sua disponibilità a ricapitalizzare la perdita d’esercizio e, dunque, la conseguente iscrizione al campionato.
Infatti secondo lui il risultato della situazione patrimoniale di Euro 5.687.848,00 non sarebbe veritiero. Ma, stando a quanto trapela dalla società, parrebbe che il presidente Giancaspro sarebbe in grado di affrontare tale situazione in quanto, sempre secondo il Presidente, ci sarebbe una situazione patrimoniale solida, tenuto anche conto del valore complessivo della rosa che è vicina ai 17 milioni di Euro secondo la valutazione di Transfermarcket. Una valutazione, questa, comunque arrotondata per eccesso dal momento che sono stati inseriti i parametri di otto calciatori il cui contratto scade il prossimo 30 giugno, giorno in cui, potenzialmente, potrebbero accasarsi in qualunque club. Ma se si dovesse far fronte alla vendita dei pezzi pregiati o comunque di qualcuno della stessa, sarebbe automatico il “piano B” decantato dallo stesso Giancaspro in sede di conferenza stampa di qualche tempo fa, piano che ridimensionerebbe di fatto le ambizioni della società.
Insomma, pirandellianamente, se normalmente sperano tutti in una soluzione positiva per la loro squadra.

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