Le illusioni non sono speranze

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Il Governo di Centro/Destra dovrebbe attivare il suo “Contratto di Governo” già da quest’estate. Nel frattempo la Maggioranza Parlamentare che sostiene l’Asse “Di Maio/Salvini” sembra non essersi ancora inquadrata per far fronte al giro di “boa” necessario per dare valenza alle nuove alleanze di Centro/Destra. Questo Esecutivo, proprio per la sua atipicità, dovrebbe rappresentare lo stimolo per una realistica ripresa. Chi fidava in tempi migliori, ora è in attesa. L’instabilità politica è ancora presente. I Partiti si studiano, ma non sono in grado, o non vogliono, assumere posizioni che annuncino programmi più consoni con quelli voluti da un Esecutivo che sembrava improponibile.

Tra i nostri Parlamentari, non ce n’è neppure uno che “brilli” per coerenza. In questo Potere Legislativo è sparita una Maggioranza ben individuata, e l’Opposizione è più formale, che sostanziale. Lo sgretolamento delle forze in campo è palese. L’atmosfera politica, evidentemente, continua a offrirci ben poco. Però, s’insiste per la strada più difficile che non prevede sconti per nessuno. Ora l’apprensione si è trasferita dal Palazzo, al quotidiano della gente. Economia e Politica sono generate da una stessa matrice. Tentare, com’è stato fatto, di disgiungere i due capi di una stessa matassa potrebbe, ancora, riservarci sorprese. Navigare a vista potrebbe farci ritrovare nelle”secche” di un’economia globale, almeno sulla carta, che non ci perdonerebbe altri errori di rotta. Per evitare possibili influenze, magari soggettive, ci siamo imposti di seguire la politica quotidianamente. Senza personali valutazioni.

Faremo attenzione a ogni segnale di buona volontà da parte dei Politici che stanno schierandosi in questa Terza Repubblica e osserveremo, con spirito analitico, ogni indicazione di cobelligeranza tra Partiti che oggi contano ma che, forse, nel 2019 potrebbero non contare più. Studieremo il nuovo “Contratto di Governo” cercando di capire. Il tutto tentando di superare gli scogli del “politichese” nazionale. Il momento è delicato. Le esteriorità dovranno lasciare il posto alle tattiche per dare corpo politico delle speranze. Sarà difficile; ma, secondo l’attuale Esecutivo, non impossibile.

Giorgio Brignola

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