La celebre rivista turistica dell’Uzbekistan “Turizm Olami” promuove la Reggia di Caserta

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di Domenico Letizia*

Tra le riviste turistiche più note in Uzbekistan, la perla centroasiatica, ritroviamo “Turizm Olami”, periodico multilingue edito dalla società Mitra Travel, che promuove il turismo nazionale e internazionale. Obiettivo della rivista è quello di far conoscere all’estero le bellezze architettoniche e paesaggistiche dell’Uzbekistan nonchè di illustrare ai lettori uzbeki e russofoni le potenzialità turistiche dei vari Paesi del mondo. “Turizm Olami” viene distribuito in Asia centrale e in tutti Paesi russofoni. Nell’ultimo numero della Rivista, il terzo del 2018, vi è un articolo dedicato alla magnificenza della Reggia di Caserta, un ricco reportage con notizie, foto e un’intervista, in lingua russa e uzbeka, al direttore della Reggia Mauro Felicori.

Tale pubblicazione merita la dovuta attenzione poiché indice di attenzione da parte dei flussi turistici centroasiatici verso le bellezze di Caserta e della Campania. Un forte contributo al rafforzamento delle relazioni tra i due Paesi è dato oltre che dall’Ambasciata dell’Uzbekistan in Roma, anche dall’Ufficio Consolare della Repubblica dell’Uzbekistan per la Campania e il Molise, aperto sei anni fa a Caserta e guidato dal Console onorario, avvocato Vittorio Giorgi. Classificato nel 2018 come il 5° Paese più sicuro al mondo, l’Uzbekistan è il più ricco di storia ed attrattive culturali fra le cinque repubbliche dell’Asia centrale, con particolari tradizioni nel campo gastronomico e musicale. Nella terra di Tamerlano la natura si fonde con la storia e le tradizioni sono presenti negli aspetti più quotidiani: tanto nelle piccole botteghe dove si lavorano i tappeti e gli arazzi, quanto nei laboratori dove si impara a costruire liuti di legno.

Il Paese annovera alcune delle città più antiche del mondo, che furono per secoli centri strategici sulla Grande Via della Seta, oggi dichiarate Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. C’è da rimanere incantati di fronte alle suggestive sfumature azzurre dei mosaici di Samarcanda e visitando il centro storico di Bukhara, con i suoi 140 edifici di inestimabile valore artistico e culturale. Spettacolare risulta l’osservazione delle caratteristiche piastrelle turchesi che colorano Khiva e la sua suggestiva cittadella cintata, l’Ichan Kala. Tra imponenti moschee e monumentali madrase, vivaci bazar ed elevati minareti, visitare le città uzbeke è un’esperienza dal fascino incredibile, e se l’attrattiva esercitata da quei luoghi legati alla storia della Via della Seta resta forse la più forte, i viaggiatori che raggiungono l’Uzbekistan non possono rinunciare ad una tappa nella sua bella capitale Tashkent, ricca di interessanti musei, moderne architetture e incantevoli parchi.

I flussi turistici negli ultimi due anni sono cresciuti enormemente, grazie anche ai progetti di sviluppo del nuovo presidente Shavkat Mirziyoyev, incentrati su investimenti in infrastrutture, intrattenimento e relax, nel rispetto delle peculiarità culturali e architettoniche locali. Possiamo menzionare Bukhara, ove è in corso un progetto di ristrutturazione della città finanziato dalla Banca Nazionale Uzbeka. Il progetto consiste nella costruzione, sul lato nordoccidentale della cittadella risalente al V secolo, di un’area dotata di moderni hotel, centri benessere, negozi ed un anfiteatro da 500 posti, il tutto con la collaborazione dell’Unesco. Il Paese centroasiatico è uno dei principali esportatori di gas naturale, principalmente verso Federazione Russa e Cina, ed ha programmi di investimento per incrementare la produzione di energia elettrica con il gas naturale sostituendo gradualmente gli altri combustibili, a partire dal carbone, ma le istituzioni puntano al futuro e alla diversificazione economica, rilanciando soprattutto la carta dei flussi turistici occidentali e sulla conoscenza reciproca, come voluto dalla rivista “Turizm Olami” che puntando sulla conoscenza della Reggia di Caserta, ci aiuta a comprendere e scoprire l’Uzbekistan e le sue meraviglie.

* Presidente dell’Istituto di Ricerca di Economia e Politica Internazionale (Irepi)

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